Madonna con Bambino in trono tra San Sebastiano, San Martino, San Cristoforo e San Rocco

dipinto 1550-1599

La Sacra Conversazione vede al centro del dipinto la Madonna, seduta in trono, con il Bambino in piedi sulle sue ginocchia con atteggiamento benedicente. Attorno, a sinistra, sono San Sebastiano con le frecce e San Martino con il mantello e la spada, a destra, San Rocco con il bastone e il cappello da pellegrino, il cane, la conchiglia ed il pane, e San Cristoforo. Dietro la Vergine un tendaggio sostenuto da due rami robusti e due angeli reggenti sulla di lei testa la corona. Sullo sfondo un paesaggio lagustre con un'isola con la Torre di Babele

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 263
    Larghezza: 205
  • ATTRIBUZIONI Meda Hieronimus (notizie 1550-1599)
  • LOCALIZZAZIONE Ameno (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela corrisponde con la pala dell'ancona già nella Cappella del Rosario, prima della ristrutturazione del suo altare e con la messa in opera del nuovo marmoreo e della statua lignea della Madonna attualmente in sito. Descritta già nella visita pastorale del Taverna (1617), viene poi spostata nel coro, ove è segnalata nel 1652 e ove è descritta ancora nella originaria cornice lignea sovrastata dal Dio Padre, ora scomparsa. L'istituzione della Compagnia del Rosario all'interno della Parrocchia nel 1585 rende questa data un post quem per l'ubicazione del dipinto sull'altare. Tuttavia la stessa non risulta ancora presente nel 1587 quando il vicario generale dell'ordine dei predicatori ordina che all'ancona della cappella (forse un dipinto preesistente; la cappella del Rosario si sovrappone ad un altare già esistente e dedicato a Sant'Antonio) fossero dipinti i Misteri del Rosario e San Domenico che riceve il rosario dalla Madonna. La tela destinata a rimanere sull'altare della cappella fino a metà del Seicento, non presenta gli elementi iconografici consueti nei dipinti del Rosario (questo spiega forse la successiva sostituzione), ma si tratta di una tradizionale Sacra Conversazione. I Santi Sebastiano e Rocco, inoltre, specifici della peste, possono far pensare ad un ex-voto in questa direzione. Quanto ai committenti, segnalati dall'iscrizione, si tratta di Battista Bertocchini (la famiglia Bertocchini è originaria di Ameno e un altro rappresentante, Francesco, negli stessi anni fa eseguire la pala dell'altare dello Spirito Santo) e della Compagnia di Milano, ovvero degli amenesi residenti in Milano, donatori in anni successivi di alcuni dei teleri con Storie della Vergine e dei candelabri bronzei. Non è al momento identificato il pittore della pala: la scritta inferiore attestante la responsabilità dell'intervento non richiama alcun pittore noto. Lungi dall'essere identificato con Giuseppe Meda, l'artista si firma probabilmente con la località di provenienza, lasciando dubitativo il vero nome ridotto all'iniziale "H.". La cultura presente nella pala dimostra caratteri che sembrano antecedenti alla fine del Cinquecento: lo stesso modello della Sacra Conversazione, se nel motivo del trono, della tenda e dei due angioletti richiama sfruttate tipologie gaudenziane e laniniane, nello spazio di fondo, nell'ambientazione esterna, sembra recuperare la tipologia già messa in atto agli inizi del secolo da Giovanni Agostino da Lodi a Gerenzano (si noti l'ergersi del trono sulla roccia). Sembrano altresì ancora vivi i ricordi della passata cultura leonardesca, in particolare nella figura di San Sebastiano e nel fondo paesistico, mediati da Bernardino Luini. (segue in OSS)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100014604
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI base del trono - BAPTA BERTO CON LA COMPAGNIA DE MIL.O - pittore - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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