Chiesa di S. Pietro di Sorres

Borutta, Prima metà XIII - Prima metà-XIII

A tre navate, coperte con volte a crociera in trachite nera la Chiesa fu costruita in conci di trachite e calcare bianco, in belle forme romanico-pisane. La dicromia del paramento, i ricchi intagli a losanga, recinti dai tre ordini della facciata, le minute tarsie incorniciate dalla serie di archetti pensili delimitanti la sommità delle murature perimetrali, fanno dell'edificio sacro in argomento uno dei più compiuti monumenti medievali esistenti in Sardegna. Sebbene alcuni partiti architettonici denuncino la costruzione come edificio di epoca tarda - quali le volte a crociera e l'elemento vegetale -ciò non sminuisce la mirabile ed armonica composizione volumetrica dell'insieme che, sorretta da eleganti strutture, delimita spazi e prospettive fortemente caratterizzanti e risultanti nel dettaglio con finezza di particolari e tecnica magistrale. L'opera denuncia l'impiego di maestranze pisane permeate della cultura pistoiese, che dovettero riprendere e completare l'opera adottando l'esistente (mura perimetrali fino all'altezza degli archetti ad una nuova concezione spaziale e ciò spiega il contrasto esistente tra esterno e interno risultando il primo ampio e solenne e l'altro angusto e ristretto con accentuato sviluppo verticale. Di questa compenetrazione di gusti e sensibilità diversi si ha ulteriore prova nell'inserimento in rottura nel fianco meridionale di un portale dai piedritti in trachite e ghiera dicroma e di un altro posto al centro del prospetto con proporzioni e luce chiaramente pistoiesi. Altri elementi però denotano l'influenza di una terza componente riconducibile alle esperienze fatte da maestranze francesi nella vici na chiesa di S. Antioco di Bisarcio (modello degli archetti - volte - zebratura interna). Al condizionamento determinato dalle strutture preesistenti si sommarono dunque esperienze maturate in Sardegna ed incroci con maestranze attive in terra Sarda, perseguendo un risultato che appare quanto alla coerenza del linguaggio adottato, sostanzialmente "antologico". Alla Chiesa sono addossati, sul lato destro, l'antica canonica e, sulla parte posteriore, le più rimaneggiate strutture dell'Episcopio. Questi edifici delimitano a sud e ad occidente l'ampio chiostro su cui prospettano anche i bracci del convento, ricostruito ex novo una trentina di anni fa. Per la sua particolare posizione la Chiesa - ubicata sull'or lo di un breve altipiano - costituisce inoltre un inserimento di notevole valore paesistico e luogo di naturale belvedere dal quale si può godere uno stupendo e suggestivo panorama

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