Chiesa campestre di Santa Maria (o Madonna d'Itria)

Gesico, 1305 - 1305

L'edificio si articola su pianta ad unica navata con abside semicircolare orientato a N/E. Il prospetto principale è tripartito da due lesene, nascenti da uno zoccolo a scarpa che corre lungo tutto il perimetro della chiesa; nello specchio centrale si apre il portale con arco a conci dicromi alternati, impostato su mensole e con architrave con la datazione 'MCCCV', che costituisce il termine ante quem della costruzione. Sui fianchi, una teoria di archetti pensili corre sotto la cornice che costituisce il terminale; le tipologie sono varie (a semplice ogiva, trilobati, con unico lobo circolare) ma tutti sono impostati su mensole prevalentemente scalettate (ma anche a sguscio o con tracce di figurazione); su ambedue i fianchi si aprono portali con architrave su mensole a sezione trapezoidale ed arco a pieno centro; in prossimità del terminale del fianco destro si apre una piccola luce. L'abside, di ampio raggio e con estradosso quasi piano, a luce assai ridotta all'interno, mentre acquista slancio esternamente grazie alla differenza di quota tra piano di campagna e piano di calpestio della chiesa. Diversamente da quelli laterali, gli archetti pensili absidali hanno curvatura semicircolare a tutto sesto, pur mostrando mensole similari a quelle dei fianchi. Lungo le originarie falde di copertura della chiesa erano disposte, a salient, altre archeggiature di cui permangono in opera solo i peducci. La copertura è a doppia falda, sorretta da capriate lignee poggianti su mensole originarie in pietra. La tessitura muraria, nelle parti originarie, è in conci squadrati nel prospetto, nell'abside e nei terminali dei fianchi, ma presenta anche vaste zone in pietrame spurio, rozzamente rinzaffato con malta ed intonaco

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