Chiesa campestre S. Caterina d'Alessandria

Elmas, (?) XI - (?) XII

L'edificio è ubicato nel corpo di fabbrica centrale di un’ex azienda agricola sita nelle vicinanze dello stagno di S. Gilla, ora trasformata in maneggio ed allevamento ippico, e prospetta su le due corti interne, in posizione baricentrica rispetto all'intero sviluppo planimetrico dell’azienda. Consiste in un organismo ad unica aula, con abside semicircolare in prosecuzione dei muri d’ambito, senza soluzione di continuità. Il prospetto è a capanna, con portale centrale ad arco ribassato e finestrella aperta in asse; sulla sommità, un piccolo campanile a vela, certamente successivo rispetto alla copertura su cui poggia. L’abside, in pietrame di varia pezzatura come il prospetto, è percorso a circa 2/3 dell’altezza da una risega. Gli estradossi delle volte sono rivestiti in coppi. All’interno, la navata è suddivisa in tre campate da setti murari con arco a tutto sesto, impostati su robusti semipilastri in cantoni di tufo a vista, perfettamente tagliati, con base e cornice elegantemente modanate. Le coperture sono lignee, a doppia falda, con arcarecci perpendicolari agli archi-diaframma ed incannicciato. Lungo il terminale curvo dell’aula, i pilastri si trasformano in lesene, incassate nella muratura e prive di funzione portante; il semicerchio è segnato anche all’interno, da una cornice in pietra modanata a più riseghe; alla base corre una zoccolatura in leggero rilievo. Anche il vano presbiteriale è coperto in legname, con un’insolita struttura (per la Sardegna) a falda di cono

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE