ex Ospedale

Tuili, XVIII - XIX

Tipologia a palazzo direttamente sullo slargo della parrocchiale. Facciata a simmetria centrale con portone dalle dimensioni misurate proporzionali, alla facciata. Pianta rettangolare con atrio che, attraverso il portone mette in comunicazione diretta l'esterno con la corte interna. L'atrio siffatto serviva opportunamente al ricovero dei malati che in carrozza potevano essere portati direttamente al coperto e all'interno senza soluzione di continuità. L'atrio svolge in un certo senso le stesse funzioni distributive della lolla in quanto al piano terra alle stanze si accede solo per suo tramite. Al piano superiore si accede tramite una scala in pietra alloggiata in un "dado" laterale. Sia l’accesso alla scala, sia all'atrio, dalla corte avvengono attraverso due archi. In direzione della corte, a formare una “C” col palazzo, due ali di fabbrica a un solo gli usi sono per l'ammasso livello: a sinistra dell'ingresso del grano e il ricovero degli attrezzi; a destra gli usi sono dei prolungamenti della residenza, dotati di quei conforti civili che; se introdotti nel palazzetto ne avrebbero sconvolto la tipologia strutturale. Il tetto del palazzo è a due pioventi, la distribuzione del piano superiore è a·tre stanze passanti. La facciata rivolta alla corte dell'ex ospedale, diversamente dalle altre, non è intonacata. Le corti sono curiosamente due giustapposte longitudinalmente anche se con assi sfalsati; la prima, pavimentata con battuto di cemento è la cosiddetta corte civile; l'altra, la corte rustica è separata dalla prima da un· basso muro è collegata da un cancelletto in legno. La pavimentazione della corte rustica è in calcare naturale spianato e lisciato dall'uso; vi si accede lateralmente da un portale architravato, con battenti incardinati all'antica nel "Furriottu". Le aggiunte più recenti sono dovunque evidentissime e forse per questa loro sincerità; per questa mancanza di "ostentato mimetismo" sono più accettabili

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