Chiesa di Santa Marina

Villanovaforru, XV-XVI

L’impianto originario ad aula rettangolare facilmente leggibile per il forse eccessivo contrasto volumetrico è più generalmente compositivo delle parti aggiunte, quali i falsi bracci di quello che dovrebbe essere il transetto di una pianta a croce latina e l'estemporaneo nartece esorbitante rispetto alle dimensioni della facciata originaria. Alla chiesa si accede per un ripido sentiero maldestramente “trasformato” in prospettiva alberata, sentiero che per accedere al piano della Chiesa, decisamente rilevato, rispetto al1'intorno, produce una stretta curva seguendo la quale le mutate visuali in direzione della Chiesa dovrebbero accrescere, valorizzandoli i rapporti volumetrici e le prospettive della Chiesa. In realtà dalla triste e imprevidente collocazione di quattro ·pini certamente destinati crescendo a sconvolgere la non del tutto disprezzabile pavimentazione in ciottoli del nartece con il loro apparato radicale, alla assurda sopraelevazione della parte terminale dell'aula per permettere una maggiore illuminazione naturale dell'interno, l'intero insieme è un vero e proprio campionario di manomissioni, eufemisticamente chiamati restauri, di quello che dovrebbe- essere un bene culturale da tutelare e conservare

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