San Saturno

Iglesias, fine XII - XVIII

A navata unica con semi cappelle le cui profondità sono ricavate dallo spessore murario (una a sinistra e due a destra). Il ritmo spaziale è sottolineato dai quattro archi a sesto acuto e da un quinto in prossimità del vano presbiteriale a tutto sesto ribassato rientrante nella spazialità di esso. La spazialità è molto evidenziata nella zona presbiteriale dalla illuminazione entrante attraverso le quattro finestre del timpano, e in minor modo dalle aperture frontali, una monofora centrale e 2 finestre laterali postume. È da rilevare che l'impianto, all’interno, risulta spersonalizzato dalle varie alterazioni linguistiche. L’effetto contrario si ha dalla lettura della facciata nella quale nonostante le varie stratificazioni culturali, precisamente 3 fasce orizzontali: la I Romanico-Pisano che si ferma all'altezza delle arcatelle; la 2° è sottolineata dalla monofora centrale Gotico-Aragonese; la 3° ed ultima fascia con cambiamento della tecnica muraria (dalla pietra squadrata a quella conglomerata e laterizi appartiene alla fase del tardo Barocco) risulta più chiara nei suoi elementi caratterizzanti

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