Santuario Diocesano dei Santissimi Cosma e Damiano
Il 28 settembre 2000 Mons. Ercole Lupinacci, Vescovo di Lungro degli Italo-Albanesi dell'Italia Continentale, ha eretto la Chiesa "Santi Cosma e Damiano", appartenente alla parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, con il titolo di Santuario Diocesano. Il luogo sacro, per antica consuetudine, è meta di pellegrinaggi e centro di devozione verso i Santi Medici Taumaturghi da parte dei fedeli di San Cosmo Albanese e dell'Eparchia di Lungro. La fede religiosa di questa comunità è espressa secondo il rito greco-bizantino. La presenza di tanti pellegrini e devoti nei giorni della festa principale è accompagnata da manifestazioni di pietà popolare come le "melodie" (i canti) sia in lingua albanese sia in dialetto calabrese, che esaltano le gesta eroiche dei Santi Martiri e che invocano la loro intercessione. Fin dal mattino del 26 settembre giungono molti fedeli a piedi. Nella tarda serata si svolge una veglia di preghiera, culminante con l’amministrazione del sacramento dell’olio degli Infermi. Al termine di questi riti, gran parte dei pellegrini sosta in preghiera, fino al rito della santa messa celebrata all’alba. A novembre si ripete nuovamente la festa secondo il calendario bizantino e si celebra la seconda domenica di Novembre
- OGGETTO santuario diocesano
- LOCALIZZAZIONE San Cosmo Albanese (CS) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Piazza Santuario, San Cosmo Albanese (CS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La storia del Santuario è legata a quella del monastero basiliano dei Santi Cosma e Damiano, di cui si hanno notizie certe in documenti risalenti al XI secolo. Una Bolla di Papa Urbano II, datata 1089, riporta i passaggi di giurisdizione di una serie di monasteri italo-greci del territorio di Rossano e della Calabria Citra e dipendente di San Adriano, situato nel vicino territorio di San Demetrio Corone, e sotto la giurisdizione della «SS.ma Trinità» di Cava. Durante i lavori del 1960-1965 nel muro d'ingresso vennero alla luce tracce dell'antica abside e frammenti di intonaco affrescato di epoca medievale. Questo ritrovamento prova che l'accesso principale era situato nel lato occidentale in corrispondenza del chiostro. L'orientazione, conforme alle regole architettoniche bizantine, era rivolta ad Est, con riferimento al simbolismo biblico e liturgico di Cisto «Oriente, sorgente di luce». Anche nel vano della Torre campanaria i restauri eseguiti nel 1994, ad opera della Soprintendenza ai Monumenti della Calabria, hanno riportato allo stato originario i muri e gli intradossi della porta d'accesso, scrostati dell'intonaco posticcio che li ricopriva. In seguito a questi ultimi lavori, il luogo sacro ha assunto un aspetto nuovo, più consono alla tipologia dell'arte sacra bizantina, rispondente alle esigenze liturgiche del rito greco in esso officiato (Aceto Giustina, Alla Scoperta dei Santuari Calabresi, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2009, pp. 90-91; Minisci Pietro, Santuario dei Santi Cosma e Damiano, Corigliano Calabro, Arti Grafiche Joniche, 2000)
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 18-ICCD_MODI_8076239286271
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Pontificia Facoltà Teologica "Marianum"
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0