Madonna del Condoléo
Le origini della devozione alla Madonna del Condoléo affondano le radici nella storia degli Scandalesi. L'etimologia del termine potrebbe derivare dalla parola "candele", poiché in alcuni documenti antichi la Madonna viene indicata come Santa Maria delle Candele (Candelora). Infatti, i fedeli che vi si recavano, in suo onore accendevano incessantemente candele e lumi ad olio (“cum oleo”), da qui il termine originale nella lingua volgare "CUNDÓLIU". Nel corso del XVII secolo, questo termine è stato italianizzato in Condúleo, successivamente in Condulío e infine in Condoléo. Quest'ultima forma ha dato origine, dal XIX secolo, a un'etimologia “forzata” dal latino "condóleo" (“cum-dóleo”), che significa "soffrire con" e quindi partecipare al dolore altrui. La memoria liturgica della Madonna di Condoléo viene celebrata la domenica dopo l'Ottava di Pasqua, in segno di riconoscimento del grande miracolo che avrebbe fatto piovere abbondantemente durante un periodo di forte siccità, quando gli scandalesi temevano di perdere tutto il raccolto dell'anno (l’ultimo miracolo della pioggia è attestato negli anni '70 del novecento). Per motivi pastorali, negli anni '50 del novecento, la solenne festa fu traslata alla prima domenica di maggio per volere del parroco Mons. Renato Maria Cosentini (1924-2006). Negli anni '80, sempre su iniziativa dello stesso parroco, la festa fu nuovamente traslata all'estate, prima all'ultima domenica di luglio e poi alla prima domenica di agosto. Oggi, la festa si tiene la seconda domenica di agosto negli anni dispari, mentre negli anni pari si festeggia la Madonna con il titolo della Difesa, un'altra immagine situata in una cappella a sud del paese
- OGGETTO santuario
- LOCALIZZAZIONE SCANDALE (KR) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Piazza Condoleo, SCANDALE (KR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Anticamente, quando il territorio intorno a Scandale era tutto bosco, la chiesa di Santa Maria di Condoléo veniva chiamata del “Bosco di Ferrato”. Nel maggio del 1631 morì il prete che la gestiva, don Nicola Focasi, e la cura spirituale passò a don Giovanni Antonio Focasi. Nel 1653 l’architetto Onofrio Tango così ce la descrive: “Distante dall’abitato verso levante per un miglio, dentro il Bosco di Ferrato, è una Cappella sotto il nome di “Santa Maria di Condóleo”, nella quale se dicono due messe la settimana, lo sabato et l’altra ad arbitrio, dove assiste un romito con due celle con chiusa arborata di frutti, olive, celse con comodità di acqua viva”. Nel 1654 “la chiesa di Santa Maria di Condóleo e la Confraternita del Santissimo Rosario, che fruttavano sei ducati, vacanti dal 1649 per la morte di don Giovanni Bernardino di Martino, si assegna a don Nicola Antonio del Sindaco, prete, presentato da due anni”. Agli inizi del Seicento si inizia a parlare di Condóleo (anticamente “Condúleu”), ed era proprio questo Condóleo e non un’altra zona più lontana denominata “Condólio Vecchio”. Lo storico Andrea Pesavento, invece, chiarisce che ad un miglio (1480 m. s.l.m.) da Scandale c’era la chiesa di Condoléo e a circa un miglio dalla chiesa di Condoléo c’era la chiesa della Stella dove si diceva messa una volta alla settimana. Nel 1683 la chiesa di Santa Maria di Condóleo (nel testo originale viene indicata come “Santa Maria delle Candele”), cui frutta 2 ducati, vacante per la morte dell’ultimo possessore da due anni e più, viene assegnata al chierico Marco Antonio Cizza. Invece, la descrizione dell’ingegnere Manni, fatta nel 1687, descrive che “l’altra chiesa è sotto il titolo di Santa Maria Candela coperta con tetto ad una nave, con l’altare con l’immagine di Santa Maria di Candele con una celletta per l’eremita ed una campana piccola. Detta chiesa possiede una chiusa di tumulate 15 con certe piante di fico, pera, olive ed altri frutti”. Nel 1781 in un rapporto alla Santa Sede il vescovo Ganini ci informa che “La chiesa di Santa Maria, volgarmente detta di Condóleo (Candelora), è retta da un procuratore che spetta a me nominare. Il beneficio in nome di Santa Maria di Condóleo fondato nella sua suddetta chiesa è retto dal suo beneficiato don Giovanni Paolo Cavallo.” Nel 1900, grazie ai contributi di cittadini di Scandale emigrati a Utica, in America, venne edificato l'attuale Santuario. Le fondamenta però, risultarono errate per cui fu dichiarato inagibile e solo cinquant'anni dopo con la mediazione di Mons. Pietro Raimondi, amministratore apostolico, gli italiani d'America inviarono le somme necessarie per i restauri delle fondamenta e del solaio, per cui il Santuario di Condoléo, ritornò agli antichi splendori. Un professore americano Philip A. Bean ha pubblicato un libro dove parla degli emigrati meridionali a Utica dal titolo "La colonia: Italian life and politics in Utica, New York, 1860-1960”, edito dalla Utica College. Ethnic Heritage Studies Center nel 2005, dove descrive: “La potenza del campanilismo è ancora manifesto nella storia degli Scandalesi di Utica. Nel 1900, gli immigrati provenienti da Scandale raccolsero fondi per la costruzione di una piccola chiesa nella loro città natale, il Santuario del Condoléo, in onore della Madonna del Condoléo. Quasi mezzo secolo più tardi, nel 1948, la “Società Scandalese”, allora guidata da Giovanni Aiello (il cui nome figura nel New York Progresso Italo-Americano) ha affermato che “è ricordato con affetto nella lontana piccola città di Scandale”, perché ha dato più di 1000 dollari per il restauro del Santuario. In tal modo, questo gruppo di immigrati provenienti da un piccolo villaggio in Calabria ha dimostrato l'importanza di una religiosa devozione e ha affermato la perdurante importanza della loro identità come membri di un determinato paese”. Il luogo di preghiera, divenuto pericolante, fu chiuso al culto. Il ripristino dell'intera struttura fu voluto dal parroco Mons. Renato Maria Cosentini, con la collaborazione dei fedeli di Scandale, e la chiesa fu riaperta il 6 gennaio 1971. Un ultimo restauro fu effettuato nel 2009. La tradizione popolare attribuisce erroneamente i ruderi della Chiesa della Stella alla vecchia chiesa di Condoléo
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 18-ICCD_MODI_4434830446371
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Pontificia Facoltà Teologica "Marianum"
-
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
documentazione fotografica integrativa (1)
documentazione fotografica integrativa (2)
documentazione fotografica integrativa (3)
documentazione fotografica integrativa (4)
documentazione fotografica integrativa (5)
documentazione fotografica integrativa (6)
documentazione fotografica integrativa (7)
documentazione fotografica integrativa (8)
documentazione fotografica integrativa (9)
documentazione fotografica integrativa (10)
documentazione fotografica integrativa (11)
documentazione fotografica integrativa (12)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0