centro storico, collinare, agricolo, Sant'Eufemia d'Aspromonte, Santa Eufemia di Sinopoli (denominazione storica, epoca medievale), Sant’Eufemia (denominazione storica, cit. 1788) (inizio XI)

Sant'Eufemia d'Aspromonte, XI inizio

Il centro storico è costituito da una parte più bassa e da una più alta distinte con i relativi appellativi di “Paese Vecchio” e “rione Petto”. Ad un’attenta analisi si nota che le due fasi di sviluppo, avvenute in epoche diverse, segnano un lento e graduale passaggio da uno schema urbano più irregolare ad uno più lineare a scacchiera con conseguenti differenze anche dal punto di vista dell’edificato. La prima fase di assetto urbano ed edilizio, che può essere datata intorno al 1000, interessò il Paese Vecchio; si tratta della parte i cui edifici hanno subìto diverse ricostruzioni a causa dei danni provocati dai terremoti e si presenta con un impianto irregolare. La tipologia edilizia che caratterizza la parte più antica del centro è costituita da fabbricati in muratura ordinaria (pietra e laterizi) e copertura a due falde in coppi e contro coppi, con mensole dei balconi in pietra ed artistiche ringhiere in ferro battuto. Il fulcro di questo antico insediamento è costituito dalla chiesa del SS. Rosario. Il rione Petto, sviluppatosi dopo il terremoto del 1783 e costruito seguendo in parte il progetto dell’architetto eufemiese Giuseppe Oliverio, rappresenta la fase intermedia dello sviluppo urbano. Gli edifici che caratterizzano questa parte del centro sono fabbricati in muratura ordinaria (con laterizi pieni), copertura a due falde in coppi e contro coppi, mensole dei balconi in pietra ed artistiche ringhiere in ferro battuto ed altezza a due piani. Nel centro sorge il “Piccolo Museo della Civiltà Contadina”. Tale edificio, di proprietà comunale, è collocato in un antico mattatoio risalente al 1902 che ha resistito al sisma del 1908

  • OGGETTO centro storico collinare, agricolo
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro posto a 450 metri s.l.m. in una conca nell'alta valle della fiumara Torbido, alle pendici dei piani del massiccio dell'Aspromonte, nella parte centro-occidentale della provincia di Reggio Calabria, nell'entroterra della costa tirrenica
  • LOCALIZZAZIONE Sant'Eufemia d'Aspromonte (RC) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Camillo Benso Conte di Cavour, Sant'Eufemia d'Aspromonte (RC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le origini del paese sono incerte e dubbioso è il periodo della sua fondazione. Con certezza si sa che i primi abitanti furono di origine greco-dorica; infatti, il centro abitato antico si chiamava e si chiama tuttora Mistra (nome di città greca) e la protettrice era Santa Eufemia Vergine e Martire, Santa originaria della Calcedonia. Fu nei primi secoli dell’era cristiana che il paese cominciò a svilupparsi in seguito al sorgere di numerosi monasteri di monaci seguaci di san Basilio. Da documenti antichi si può dedurre che S. Eufemia appartenesse al “Vallo di Saline”. Nel periodo medievale fu casale del limitrofo Sinopoli e fu ininterrottamente feudo dei Ruffo fino all’eversione della feudalità e venne anche detto Santa Eufemia di Sinopoli. Sant’ Eufemia fu distrutta dal sisma del 1783 e l’abitato rimase ridotto ad un cumulo di macerie. Per la costruzione del nuovo quartiere studiato dall’architetto G. Oliverio un piano regolatore in seguito rettificato dall’ingegnere Ferraresi e sviluppato nella località denominata Petto del Principe. Tuttavia, la popolazione non volle staccarsi dal vecchio abitato e ci si limitò ad ingrandire le piazze e le vie ed a scegliere un nuovo quartiere in località Petto facilmente collegabile con la parte più vecchia del paese. Il nuovo edificato si presentava a scacchiera e regolare rispetto a quello più antico. Nel 1806 si ebbe l’eversione della feudalità e Sant’Eufemia cessò di essere feudo dei Ruffo. Con il riordino amministrativo disposto dai Francesi (legge del 19 gennaio 1807) fu elevato a sede di governo comprendente i luoghi di San Procopio, Sinopoli Superiore e Inferiore, Sinopoli Vecchio, Acquano, Cosoleto, Sitizano e Melicuccà; il 4 maggio 1811 il paese venne posto nel Circondario di Sinopoli. Al tempo della Repubblica Partenopea il centro venne considerato Comune ed assegnato al Cantone di Seminara; per decreto 3 Dicembre 1847 veniva incluso nel nuovo Circondario di Pedavoli. Nel 1851-52 un nuovo periodo sismico travagliò Sant’ Eufemia, causando numerose lesioni ai fabbricati. Cadde la facciata della Chiesa del Purgatorio. Nella seconda metà del XIX secolo il Regio Giudicato di Pedavoli fu soppresso e Santa Eufemia, che nel 1847 era stata inclusa nel suo Circondario, fu di nuovo la sede di capoluogo a cui furono uniti i comuni di Pedavoli e Paracorio. Nel 1894 un nuovo sisma colpì Sant’ Eufemia: numerose case furono parzialmente demolite, la chiesa Matrice riportò gravi lesioni, quella del Purgatorio fu parzialmente rovinata mentre la più danneggiata fu quella parrocchiale in rione Petto. Il 28 dicembre 1908 un terremoto devastò completamente il paese. Ci furono notevoli danni a molti edifici, tra cui la chiesa Matrice (in parte già ricostruita e restaurata dopo il sisma del 1894), quella del Purgatorio e la chiesa parrocchiale di Petto. La parte più distrutta del centro fu quella più bassa, cioè gli isolati circostanti piazza San Giovanni vicino la chiesa del Rosario, la quale rimase completamente distrutta. Gli eufemiesi furono allora aiutati dai milanesi che costruirono numerosi gruppi di baracche e portarono soccorso in denaro ed in indumenti. Dopo tale sisma il paese risorse più ampio e più bello, con nuovi quartieri dalle vie larghe ed ornate da palazzine eleganti, con un palazzo municipale sul lato di una piazza vastissima. Il nuovo piano regolatore prevedeva che la ricostruzione avvenisse nelle zone del vecchio abitato ritenute edificabili e in tutte quelle della zona pianeggiante di Pezzagrande espropriate
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800177883
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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