centro storico, di crinale, collinare, Laureana di Borrello, Lavriana (denominazione originaria), Lauriana (denominazione storica), Laureana (denominazione storica, cit. 1788, ante 1930) (IX-X)
Il nucleo originario di Laureana probabilmente era abitato intorno all'anno 1000. Oggi è identificabile con il sito della Chiesa Madre (ricostruita nel tempo molte volte), la chiesa privata di S. Maria della Sanità (sec. XVII), i palazzi (o residui di antichi palazzi) di Protospataro e di Neri (XVII-XVIII sec.) e il quartiere detto dei "Massari". Qui vi abitavano quanti erano addetti alla coltivazione dei campi o alla gestione degli animali da lavoro e ancora permane la struttura urbanistica medievale. I materiali da costruzione utilizzati, ed ancora visibili, erano poveri e anche per i palazzi nobiliari si usavano le "breste" o "bisale": mattoni di terra impastata con sabbia e paglia, seccati al sole; protetti, all'interno e all'esterno, da intonaco di calce; altro materiale utilizzato: le pietre, da cave circostanti; più raramente mattoni cotti. Le strade, i vicoli e gli slarghi fra le abitazioni sono spesso di piccole dimensioni
- OGGETTO centro storico di crinale, collinare
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CARATTERI AMBIENTALI
AREA STORICO - GEOGRAFICA: area delle Serre. DESCRIZIONE GEOGRAFICA: centro della provincia di Reggio Calabria che sovrasta le valli del Mesima e del Marepotamo. Il nucleo abitato si trova a 270 metri s.l.m. DEFINIZIONE GEOLOGICA: il centro abitato di Laureana di Borrello è situato in corrispondenza di un complesso roccioso costituito da depositi continentali rossastri composti di conglomerati, conglomerati sabbiosi e sabbie; nella zona si riscontra una scarsa resistenza all'erosione ed un'elevata permeabilità. Parte dell'abitato insiste su un altro complesso, costituita da rocce acide biotitiche, a grana da media a grossolana, a composizione variabile tra la quarzo-monzonite ed il granito. La roccia è attraversata da sottili vene pegmatitiche e, meno frequentemente da apliti. Questo complesso presenta una bassa permeabilità che aumenta nelle zone di fratturazione del materiale, così come l'elevata resistenza all'erosione diminuisce proporzionalmente al grado di alterazione e degrado del materiale, dando luogo a fenomeni franosi nelle zone in cui questa caratteristiche sono più accentuate
- LOCALIZZAZIONE Laureana di Borrello (RC) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Via Lauro, Laureana di Borrello (RC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Da Lavriana il nome divenne Lauriana e infine Laureana, dando così il nome al primo raggruppamento di case che sorsero intorno a quel convento e che costituiscono l’inizio della città che continua a portare il nome Laureana. In data 7 aprile 1930 il governo di Roma rettificava ”Borello” in "Borrello"; quindi in tale data il centro assunse l’attuale denominazione. Le origini di Laureana scaturirono dalla piena grecizzazione bizantina della Calabria meridionale, cominciata nel ‘600 d.C. sotto l’influenza dei monaci basiliani. Nel secolo successivo ci fu una seconda ondata di monaci, alla quale ne seguì una nuova nel IX secolo d.C. e proprio durante tale periodo si ebbe la fondazione del centro. Le origini del centro di Laureana risalgono all’epoca bizantina quando un primitivo nucleo abitato venne fondato lungo il ruscello allora denominato Jeropotamo; qui, dove il clima era dolcissimo, un gruppo di monaci basiliani, a cui si associarono soldati, agricoltori, pastori e commercianti. Costruirono diverse laure, cioè capanne, dando vita ad una sorta di villaggio abitato da asceti. Essendo questo primo stanziamento insediatosi su un territorio ricchissimo di sorgenti d’acqua fu notevole lo sviluppo della pastorizia. Nel IX secolo e in quello successivo, i villaggi di tali monaci basiliani si ingrandirono gradualmente man mano che coloni provenienti da vicine borgate sceglievano come loro stabile dimora dette laure e così aumentò il numero degli abitanti e si incrementò il centro. Fu un periodo di floridezza economica e sviluppo culturale. Laureana divenne casale della potente città di Borrello e le vicende storiche dei due paesi furono strettamente legate tra loro. Non si conosce l’esatta data in cui ciò avvenne ma è probabile che tale dominio durò dalla seconda metà del XII sec. alla prima metà del XIII; da allora in poi Laureana seguì le sorti della Contea. Infatti proprio ne secoli XII e XIII sec. Laureana visse un momento di decadenza sociale, culturale ed economica che la portò alla sottomissione al governo della crescente contea di Borrello di cui divenne uno dei principali casali e per tanti secoli rimase il “pagus” di quella Terra. Non si conosce l’esatta data in cui ciò avvenne ma esiste un approssimativo termine “a quo” che troviamo nei manoscritti del Gualtieri, citati dal Martire, dove si legge che nel 1270 Laureana era casale di Borrello. Il termine “ad quem” sarebbe il 1659, come riportano le fonti. Lo stemma di Laureana e di Borrello era l’elefante, animale amato dagli imperatori medievali in quanto simbolo, con la sua longevità, di un eterno potere sovrano. Laureana nel 1270 era baronia di Ugo di Brienne conte di Lecce; in seguito, nel 1273 il feudo passò a Gualtiero Appardo e, nel 1284 a Tommaso de Argot. Successivamente passò nel dominio di Guglielmo Sanfelice. Nel 1290 la contea di Borrello, e quindi Laureana, passò all’ammiraglio aragonese di Ruggero di Lauria, e poi ai de Sentillis. Passò poi a Flavia di Lauria che lo portò in dote a Enrico Sanseverino. Dopo varie vicende, nel 1422 il feudo fu acquistato da Carlo Ruffo conte di Sinopoli e, nel 1472, Re Alfonso d’Aragona lo diede ad Ugo de Alagno, che fu il primo conte di Borrello. Infatti, il re nel 1453, innamoratosi della bellissima Lucrezia d’Alagano, concedette la contea di Borrello al fratello di lei Ugo, sottraendola al conte Carlo Ruffo. Il re Ferrante si riappropriò della contea e la cedette nel 1483 ad Aniello Arcamone, riconoscendogli il titolo di conte. Nel 1487 il re Ferdinando I donò il feudo ad Isabella D’Aragona e per legami di parentela esso passò a Ludovico Sforza. Nel 1500 il re Federico assegnò alla nipote d’Isabella d’Aragona il feudo ma fu poi usurpato con la frode da Ettore Pignatelli all’inizio del 1500; i vari componenti della famiglia Pignatelli governarono la contea di Borrello fino alla eversione della feudalità. Nella prima metà del XVI secolo si ebbe nella contea di Borrello e quindi in Laureana un incremento della produzione e della vendita della seta e notevole era anche la produzione di grano, olio, vino e agrumi. Tutti questi prodotti, esportati, furono una fonte di elevati guadagni. Purtroppo però a questa floridezza economica del centro corrispondeva uno sfruttamento selvaggio dei cittadini più poveri. Nella seconda metà del XVI secolo la situazione cambiò e, per diverse cause tra cui alluvioni, abusi feudali e carestie, nella contea di Borrello e quindi in Laureana si ebbe un declino economico. Nel 1659, dopo immani disastri che colpirono la contea di Borrello, si ebbe un terribile sisma che distrusse la città. Incominciò per l'antico borgo un rapido e irrimediabile declino: la formazione di nuove paludi, in una zona già ammorbata dalla malaria, spinse la popolazione al progressivo abbandono del sito a favore dei villaggi vicini, fra cui Laureana che divenne il centro più popoloso del contado. Borrello cessò di esistere come tale e come capitale del contado omonimo, poiché essa divenne casale di Laureana e tutti gli uffici furono trasferiti all’università di quest’ultima. Nel 1783 un terribile sisma colpì Laureana, procurando danni incalcolabili agli edifici e al patrimonio architettonico e artistico. Dato che il capoluogo di Borello fu completamente distrutto dal terremoto, i pochi cittadini superstiti andarono ad abitare a Laureana. Il paese quindi si accrebbe notevolmente fino a divenire il centro dominante del complesso feudale derivato dal vecchio Borrello. Borrello perse ulteriormente il primato fra i Casali che costituivano il suo Contado e questo fu assunto da Laurena, che ne divenne capoluogo. Finito il feudalesimo dal 1807 Laureana cominciò per legge a dichiararsi Comune autonomo assorbendo la maggior parte degli uffici amministrativi prima appartenenti a Borrello. Con il riordino, disposto per decreto 4 maggio 1811, istitutivo dei Comuni e dei Circondari, il paese venne posto nel Circondario di Galatro. Dopo il sisma del 1783 e dopo l’eversione del feudalesimo si sentì la necessità di riformare la struttura urbana di Laureana: alle povere case, fatte con creta e paglia, si sostituirono molti suntuosi palazzi in stile tardo barocco. Erano costruiti con mattoni e pietra, avevano eleganti facciate e balconi in pietra granitica, portali solenni ed artistici. Si spianò l’attuale Piazza XXV Luglio e si costruì Palazzo d’Argirò. Lungo corso Umberto I sorsero monumentali palazzi. Nel 1800 si ebbe la costruzione della rete viaria interna al centro e furono ristrutturate diverse strade. Dopo il 1865 si sentì inoltre il bisogno di ampliare l’abitato, troppo ristretto per l’aumento della popolazione e vi fu un’estensione dell’abitato verso est con l’edificazione di un nuovo quartiere molto regolare, detto Liberato. Oltre all’espansione del conglomerato urbano si ebbe anche la ristrutturazione del vecchio abitato e una riorganizzazione dell’impianto viario con la creazione di due rettilinei ortogonali. Quando nell’Ottocento si iniziò ad espandere il conglomerato urbano si ebbe una riorganizzazione dell’impianto viario. All’interno del centro furono creati due rettilinei ortogonali, uno Nord-sud orizzontale (Corso Umberto I) e l’altro Est-ovest (corso Garibaldi) che collegavano la parte più antica con quella più moderna, caratterizzata da un tessuto di edifici a schiere parallele. Il centro fu infine notevolmente danneggiato dal terremoto del 1908
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800177876
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0