centro storico, collinare, di mezzacosta, difensivo, Grotteria, Eruma Atenaies (denominazione originaria, XI sec a.C.), Athenaeon (denominazione storica, VI sec a.C. ca), Crypta-Aurea (denominazione storica, periodo romano), Agrettaria o Gruttaria (denominazione storica, medioevo), Grottaria (denominazione storica, XIII sec.), Grottarea (denominazione storica, XIII sec.) (X)
La struttura del centro storico è rimasta essenzialmente medievale, con la caratteristica delle pittoresche viuzze strette, ma nel 1880 ha subito una grossa trasformazione: il paese fu "tagliato in due" per la costruzione della via di attraversamento del paese (l'attuale Corso Gramsci) che si congiunge alla statale 501. I ruderi del castello dominano le abitazioni sottostanti che scendono lungo il crinale della collina. Le sue origini sono incerte. Secondo gli storici fu probabilmente costruito dai Normanni su una preesistente struttura, forse di periodo bizantino. Il maniero nacque come fortezza. Nelle mura sono infatti visibili le fessure dalle quali si sorvegliavano costantemente le zone sottostanti. Del castello rimangono parte delle mura perimetrali, i resti delle due torri cilindriche, la cisterna idrica ed un portale in granito semidistrutto. Molte delle strette vie sono spesso percorribili soltanto a piedi; tra i caratteristici vicoli medioevali svettano i portali che adornano le facciate dei principali Palazzi nobiliari, elemento distintivo e di prestigio delle famiglie locali. Girando per le viuzze del paese, si possono ammirare ancora i numerosi portali con lo stemma gentilizio della casa di appartenenza e l'anno di costruzione (la maggior parte sono del XVIII e XIX secolo). Gli edifici presentano una tipologia costruttiva tradizionale con muratura in pietra e copertura in coppi. I gafi (gli antichi passaggi pedonali sotto le abitazioni) sono alcuni degli elementi architettonici caratteristici del centro di Grotteria. Si possono apprezzare le soluzioni eseguite nella realizzazione, dove l'incrocio tra le vie con l'elemento abitativo nella parte superiore, creano suggestive atmosfere. I gafi sono presenti un po' dappertutto nel centro storico, ma uno dei più caratteristici è quello sopra la chiesa Matrice, in Via dell’Assunta, caratterizzato da tre ingressi (purtroppo negli ultimi anni ha subito dei crolli, che solo parzialmente sono stati sistemati), e quello tra Via Piave e Via Giovanni da Procida, molto stretto e basso. Le fontane rappresentavano in epoca passata, oltre che bene primario, punto di incontro per la popolazione (e non un mero elemento ornamentale), non a caso sono state collocate nei punti strategici dei rioni del paese. Sono da ammirare le antiche fontane raffiguranti dei volti umani scolpiti. La più antica del paese è la fontana S. Giorgio, su via Vittorio Emanuele III (via principale del paese fino alla seconda metà del 1800), che ha due canali ed è sistemata all’interno di una nicchia con pietre a vista e piccolo sedile
- OGGETTO centro storico collinare, di mezzacosta, difensivo
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CARATTERI AMBIENTALI
Grotteria è un piccolo centro della provincia di Reggio Calabria e la sua forma ricorda quella della penisola italiana. È un piccolo centro agricolo della Vallata del Torbido nella Locride, sul versante jonico. Il territorio del suo comune occupa una superficie di 43,32 Kmq. Il centro storico del paese si estende dalla parte più alta verso il basso, sviluppandosi a gradinata (partendo da circa 270 m s.l.m., chiesa del SS. Crocefisso, e arrivando ad oltre 400 m s.l.m., Castello), con la classica forma del paese-presepe e con il torrente Caturello che scorre alle sue pendici, ed è composto da 11 rioni: Crocefisso, Nucara, Matrice, Pisciotto, Trinità, San Giorgio, Frandisca-Donna Covella, Bofia-Soccorso, Sant'Antonio, San Domenico e Castello. DEFINIZIONE GEOLOGICA: il centro abitato di Grotteria insiste su un complesso di calcare evaporitico bianco-giallastro, talora arenaceo, con sottili intercalazioni di silts e argille siltose; questo complesso presenta una moderata resistenza all'erosione e media permeabilità. Intorno a questo primo complesso, si trova una zona caratterizzata dalla presenza di sabbie grossolane, da bruno-chiare a biancastre, ben costipate e con intercalazioni arenacee. Questo secondo complesso presenta una moderata resistenza all'erosione ed elevata permeabilità
- LOCALIZZAZIONE Grotteria (RC) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Piazza Matteotti, Grotteria (RC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le origini di Grotteria sono incerte, sembra che nel suo territorio prima dell’XI sec a.C. il greco re di Creta Idomeneo costruì un tempio dedicato alla dea Minerva. Per questa ragione il centro fu chiamato Eruma Atenaies (Castel di Minerva). In seguito fu occupato dai Locresi che lo rinominarono Athenaeon forse per la presenza di edifici dove si insegnavano la scienza e le arti. Quando l’imperatore romano Augusto occupò Grotteria il nome della cittadina fu nuovamente modificato in Crypta-Aurea (Grotta d’oro), per la presenza nel territorio circostante il centro abitato di una miniera. Quel che è certo è che il luogo in cui sorge il centro fu abitato da un primo insediamento nell’VIII secolo a.C., come dimostrano i ritrovamenti archeologici. Nel X sec. in seguito all’invasione saracena i grotteresi, come molti altri popoli costieri, abbandonate le abitazioni, si spostarono nelle zone più interne portandosi su una collina; la fondazione del paese nel sito in cui sorge oggi risale quindi al X sec. Contemporaneamente Grotteria fu soggetta al dominio bizantino risentendo dell’influenza degli invasori in usi, costumi, riti religiosi e denominazioni. Il prestigio presto raggiunto dal centro è da imputarsi anche al fatto che probabilmente sorgeva lungo la rotta di un antico itinerario istmico che collegava centri del versante ionico con centri di quello tirrenico. Nel 1098 Grotteria perdette la sua autonomia, entrando a far parte della Contea di Roberto Guiscardo, gran Conte di Sicilia e Calabria. Sotto Ruggero il normanno il centro di Grotteria fu elevato a Contea indipendente inserito nella contea di Ruggiero d’Altavilla con giurisdizione sui territori compresi tra Squillace e Reggio Calabria. A questo periodo risale la costruzione del castello. All’inizio del XII secolo il paese diventò signoria indipendente, acquisendo una notevole importanza ed attraversò un periodo di prosperità che però durò molto poco; infatti nel 1160 e nel 1184 due violenti terremoti si abbatterono su Grotteria provocando danni e vittime. Con l’arrivo degli Svevi nel XIII secolo il borgo rifiorì e i centri di Martone, Mammola, Siderno, Gioiosa Jonica e San Giovanni diventarono suoi casali. Dal XIII secolo, la storia di Grotteria registrò un avvicendarsi di feudatari: posta a capo di una vasta baronia fu dapprima Giovanni Ruffo nel 1283, dell'ammiraglio Ruggero di Lauria nel 1303, di Anselmo Sabrasio nel 1309 e subito dopo di Raimondo Del Prato. Il feudo passò alla famiglia De Luna fino al 1363, poi ai Caracciolo di Gerace (1363-1547), ai Correale (1458-1501). La morte di Marino Correale segnò nel 1501 la fine dell’integrità territoriale del gran feudo di Grotteria, nonché l’inizio di un completo sfacelo di esso, rimasto smembrato in una serie di piccoli feudi e suffeudi, ed assoggettato ad alienazioni d’ogni sorta. In un secolo la Baronia di Grotteria si suddivisa in quattro feudi che ebbero vicende particolari. Nel 1501 la Baronia passò ai Carafa di Roccella che nel 1505 ottennero l’elevazione di Baronia a Contea. La fase di decadenza proseguì portando la Baronia di Grotteria ad essere smembrata e, messa all’asta, fu aggiudicata a Marcantonio Loffredo (1558-1570). Si succedettero gli Aragona de Ayerbe (1577-1631). Una delle cause principali di tale decadenza furono le dissipazioni dei feudatari. Infine, la contea passò nel 1631 ai Carafa che detennero il potere fino alla eversione della feudalità. Grotteria fu colpita da parecchie catastrofi, come eventi sismici ed alluvioni, che hanno danneggiato nei secoli il suo centro storico. In seguito al sisma del 5 febbraio del 1783, che distrusse molte zone dell'abitato, il centro storico subì delle trasformazioni anche se alla fine fu deciso di ricostruirlo nello stesso sito. Molti furono gli edifici danneggiati in occasione di tale triste evento: la Chiesa di Santa Maria Assunta (distrutta), la Chiesa del Crocifisso (subì molti danni). Nel 1806, dopo la fine feudalesimo, Grotteria, col nuovo riordino amministrativo diventò circondario con giurisdizione sui territori di Mammola, Gioiosa Jonica, Martone e San Giovanni. Il 13 novembre del 1855 un violentissimo temporale distrusse la cittadina, riducendo in macerie gli edifici; in seguito, il centro fu notevolmente danneggiato dal sisma del 1908. All’inizio del 1900 ci fu il fenomeno del brigantaggio. Nel secondo dopoguerra il centro di Grotteria fu caratterizzato dal fenomeno di una massiccia emigrazione
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800177875
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0