centro storico, di mezzacosta, spontaneo, Canolo, Canolo Vecchio (denominazione consuetudinaria) (inizio XIII)

Canolo, XIII inizio

Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono la seicentesca chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari e alcuni palazzotti nobiliari, del Settecento, tra cui quello della famiglia La Rosa, nel vecchio nucleo abitato

  • OGGETTO centro storico di mezzacosta, spontaneo
  • CARATTERI AMBIENTALI Canolo si trova sui contrafforti orientali dell'Aspromonte, sui Dossoni della Melia, dai quali domina la Locride. Il paese è situato al centro di due canyon scavati nella roccia dalle fiumare Novito e Pachina. Il monte Mutolo domina l'abitato con le sue caratteristiche vette dette “Dolomiti del sud” per le loro forme. L'abitato di Canolo Nuova nata come conseguenza dell'instabilità geologica del vecchio centro si trova invece sui piani della Melia al centro dell'omonimo altopiano
  • LOCALIZZAZIONE Canolo (RC) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Nicolai, Canolo (RC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le notizie sulla fondazione di Canolo risultano alquanto frammentarie, tuttavia alcuni resti testimoniano e confermano che il centro di Canolo era abitato già nell'età neolitica e nell'età del bronzo. Si tramanda una vicenda secondo la quale un certo Mauro dopo aver vissuto presso la corte di Pipino il Breve, re di Francia decise di farsi monaco anacoreta e giunse in Calabria e lì si ritirò in una grotta posta in prossimità di Canolo vicino al monte Petto. Canolo sorgeva nel territorio della città Gerace in termini strettamente feudali. Infatti fu casale di Gerace fino al 1811, anno in cui divenne centro autonomo. Dopo la famiglia Caracciolo Rossi, che pare sia stata la prima proprietaria del feudo di Canolo, il casale passò in feudo a Consalvo Fernandez de Cordova, in virtù di un privilegio concessogli da re Ferdinando il Cattolico. A Consalvo succedette la figlia Elvira che ebbe la tassa di successione feudale detta significatoria del relevio. Nel 1558 Gerace ed i suoi casali fra cui Canolo, furono acquistati dal banchiere genovese Tommaso de Marinis che però indebitandosi subì la vendita all'asta dei suoi beni. Il patrizio genovese Battista Grimaldi alias Giannetto Piccamiglio acquistò, all'asta dal Sacro Regio Consiglio lo stato di Terranova, Gerace quindi il feudo di Canolo (seconda metà XVI sec.); a Giovan Battista Grimaldi successe Giovanfrancesco Grimaldi. Canolo conobbe nel corso del seicento un notevole periodo di sviluppo economico che si accampò ad un significativo incremento demografico. Ultima feudataria di Gerace e Canolo fu la principessa Maria Antonia Grimaldi che subentrò alla madre Maria Teresa Grimaldi morta a Casalnuovo a causa del terremoto del 1783, in cui furono distrutte e rese inabitabili molte case e fu danneggiata anche l'unica chiesa del paese
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800177870
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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