centro storico, collinare, agricolo, difensivo, Calanna (IX a.C.-V a.C)
Calanna,
IX a.C.-V a.C
Rimangono poche tracce del centro medievale, distrutto dai sismi; su una vicina rupe che domina il centro sono collocati i resti delle mura e i ruderi del castello normanno più volte rimaneggiato. La chiesa del Santissimo Rosario o S. Maria del Rosario, dedicata alla patrona del comune, ha origini antiche, ma, essendo stata notevolmente danneggiata dal terremoto distruttivo del 1908, che ne rese necessaria la riedificazione, si presenta con caratteri architettonici abbastanza recenti, pur conservando l’impianto ottocentesco preesistente
- OGGETTO centro storico collinare, agricolo, difensivo
-
CARATTERI AMBIENTALI
Centro situato a 511 metri s.l.m. nella parte centro-occidentale della provincia di Reggio Calabria, fra le fiumare di Catona a nord e Gallico a sud, sulle propaggini meridionali del massiccio dell’Aspromonte, vicino al Parco nazionale dell’Aspromonte
- LOCALIZZAZIONE Calanna (RC) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Via Vittorio Emanuele III, Calanna (RC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Molte sono le ipotesi interpretative del toponimo: alcuni lo fanno derivare dalla columna Regina, altri da un’ascendenza araba. Molto più semplicemente, il nome potrebbe essere la testimonianza bizantina della franosità caratteristica pliocenica sulla quale il paese è costruita. Resta comunque il fatto che antichissime sono le testimonianze della frequentazione umana dell’area. Calanna fu soprattutto al centro di forti interessi militari; ne è testimonianza il castello di età normanna ma forse costruito attorno ad una precedente struttura bizantina che ancora oggi si vede sulla collina che domina il paese. Nel 1275 è tenuta da un presidio angioino; nel 1283 per la guerra del vespro, cade in mano aragonese insieme a Fiumara Solano e Mesa, ma nel 1302 con la pace di Caltabellotta torna agli angioini. Le ostilità riprendono nel 1313 e terminano nel 1317: l’esercito aragonese occupa Reggio, Catona e Fiumara e Calanna, con tutti i territori della Calabria occupati dagli Aragonesi va a Papa Giovanni XXII che nel 1321 la restituisce a Roberto d’Angiò. Fu baronia dei Sanseverino di Mileto, ai quali subentrarono i Ruffo di Sinopoli e, nella seconda metà del Quattrocento, i Carafa. Passata, sul finire del XVI secolo, ai de Francesco, all’inizio del Seicento, ebbe come ultimi feudatari i Ruffo (1608-1806). Fu gravemente danneggiato dai terremoti del 1783, del 1894 e del 1905 e distrutto quasi completamente dalla scossa del 1908
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800177869
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
-
DOCUMENTAZIONE GRAFICA
(1)
(2)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0