centro storico, montano, agricolo, Giffone, Casàli (denominazione storica) (fine/ inizio XVII-XVIII)
Il centro storico mantiene ancora il suo impianto originario, costituito da vicoli in pietra lungo i quali sono ubicate le case a schiera. Singolare è la posizione della Chiesa intitolata a Maria SS. del Soccorso, che si trova all’estremità della storica scalinata in pietra realizzata dalle manovalanze locali; questa lunga gradinata è la direttrice dalla quale si dipartono le vie del centro storico. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano inoltre la Chiesa di S. Giuseppe, ubicata all’interno del centro abitato tra la via Garibaldi e la via Mazzini, appartenente alla famiglia Alvaro, di cui rimangono solo le mura esterne con la statua del Santo con Bambino e la “fontana grande o dei sette canali”, situata in Piazza Vittorio Veneto, costruita dalle manovalanze locali, intorno all’800 intorno alla quale, secondo la tradizione, ebbe inizio il primo nucleo abitativo della cittadina
- OGGETTO centro storico montano, agricolo
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CARATTERI AMBIENTALI
Centro del versante tirrenico delle Serre, verso il margine della piana di Gioia Tauro, alla sinistra del torrente Elia, situato a 594 metri s.l.m. alle falde del Monte Fontanelli, compreso tra i Monti Contura e Sellata, presso le caratteristiche erosioni della "Timpa della Madonna"
- LOCALIZZAZIONE Giffone (RC) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Via Plebicito, Giffone (RC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo alcune fonti storiche Giffone, denominato “Casale”, iniziò a popolarsi da pastori provenienti dai paesi di Limpidi, Mammola, Maropati e Grotteria, che collocarono le loro capanne in prossimità del monte Fontanelle, dove esiste l’attuale Chiesa parrocchiale e, furono proprio loro che costruirono una prima canalizzazione d’acqua se pur rudimentale, dando origine all’attuale “fontana dei sette canali”. All’origine Giffone apparteneva insieme a S. Giorgio Morgeto, Maropati, Polistena e Cinquefrondi al feudo della famiglia Caracciolo, passando nel 1450, a quella di Correale Conte di Terranova. Nel 1548 il Conte vende le terre di Cinquefrondi e i suoi casali al Marchese Vincislao Giffone, che dopo la sua morte passarono a Fabrizio Giffone (1583), ed in seguito al figlio Giacomo. Giacomo Giffone si sposa con Francesca d’Araragona d’Ajerbo (1600), diviene il primo Marchese di Cinquefrondi, titolo ottenuto nel 1611, rimasto vedovo, rinunciò al titolo e ai suoi possedimenti in favore del figlio Francesco e da quel momento decise anche di prendere i voti sacerdotali. Francesco Giffone incominciò a governare a soli 20 anni, fondò l’attuale Chiesa parrocchiale intitolandola a Maria SS. del Soccorso, con atto della Curia il 1 Gennaio 1679. Intorno al 1717 il feudo passa dalla famiglia Giffone a don Traiano Pescara, Duca di Calvinazzo. Con il terremoto del 1783 gran parte delle abitazioni giffonesi furono rase al suolo e il Duca mise a disposizione 10 ducati per la costruzione di alcune “baracche”; un certo Sebastiano Alvaro, disturbato da questa condizione, invita gli abitanti della zona ad impiantare un nuovo nucleo nella vicina Cubasina. Il Duca, ottenuto un decreto da parte del Re, obbligava la ricostruzione del paese proprio lì dove esisteva prima della sua rovina. Giffone divenne Comune nel 1809. Già gravemente danneggiata dal terremoto della seconda metà del Settecento, fu colpita pure dai sismi del principio del XX secolo: il terremoto del 1905 produsse gravi danni e crollarono alcuni edifici che già si trovavano in cattivo stato e nel 1907 il paese fu inserito nell’elenco dei comuni beneficiari dei provvedimenti legislativi a favore delle località colpite dal terremoto
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800177862
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0