centro storico, di mezzacosta, collinare, costiero, Monasterace, Monasteraci (denominazione storica), Montstarchi (denominazione storica), Monte Arachi (denominazione storica), Monasteraccio (denominazione storica), Rubbiano (denominazione storica), Consilium Castrum (denominazione originaria) (II a.C)

Monasterace, II a.C.

La parte più antica ed in alto del centro storico conserva un impianto urbano ed edilizio di tipo medievale, con strade strette ed in salita. La tipologia edilizia che caratterizza il centro è costituita da fabbricati in muratura ordinaria (pietra e laterizi) e copertura a due falde in coppi e contro coppi, con artistiche ringhiere dei balconi in ferro battuto. Le prime mura difensive furono costruite al tempo dell’occupazione bizantina per apprestare un nuovo sistema di difesa contro le scorrerie saracene. A difesa delle incursioni saracene quindi, nel X secolo i bizantini edificarono un maniero e la cinta muraria della quale ancora oggi rimangono consistenti tratti insieme alla Porta Sud, coronata da una merlatura di tipo orientale e sovrastata da una caditoia aggettante sostenuta da mensole e con i segni della originaria chiusura a saracinesca. Poco distante dalla Porta vi è una torre di guardia cilindrica merlata. Il maniero fu edificato al tempo dell’occupazione bizantina per apprestare un nuovo sistema di difesa contro le scorrerie saracene. L’edificio fu presumibilmente dei Normanni a partire dal 1060 che ne fecero un castellum (residenza fortificata del signore). Il castello è a forma quadrata, il piano base è elevato dal terreno dagli otto ai quindici metri a seconda del dislivello del terreno. Gli angoli del castello sono rinforzati da quattro torri a forma di parallelepipedo a base rettangolare. All’interno vi è un ampio cortile, al centro del quale vi è una profonda ed ampia cisterna che serviva per accogliere l’acqua piovana attraverso un sistema di tubature. E’ privo di merlatura per i danni subiti nel corso dei sismi del 1659 e del 1783 non più ricostruiti perché ritenuti inutili per i nuovi sistemi di difesa. Ancora oggi il castello si presenta al visitatore possente e maestoso anche se irrimediabilmente compresso dalla presenza di abitazioni addossate alle sue mura, che ne hanno deturpato l’aspetto architettonico originario

  • OGGETTO centro storico di mezzacosta, collinare, costiero
  • CARATTERI AMBIENTALI Sorge su di un promontorio a 140 m s.l.m., dal quale dista circa quattro Km in linea retta
  • LOCALIZZAZIONE Monasterace (RC) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Largo Castello, Monasterace (RC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Monasterace superiore ebbe origine quando gruppi di greci, superstiti scampati alla distruzione dell’antica Caulonia, colonia achea, nel II-I sec. a.C. (sotto il dominio romano) scelsero per edificare un nuovo villaggio il luogo in cui sorge attualmente il paese. La scelta di tale sito fu fatta per un duplice motivo: difendersi dal plasmodium della malaria, in quanto luogo alto e lontano dalle zone paludose e sfuggire alle scorrerie saracene e turche, in seguito alla distruzioni delle città magno greche. Infatti in questo periodo nacquero nuclei di villaggi in posizione elevata, conosciuti con i nomi latini tra cui Consilium Castrum (che dovrebbe corrispondere a Monasterace). Durante la dominazione bizantina, il centro abitato non più detto Consilium Castrum, subì delle trasformazioni architettoniche, assumendo più o meno l’aspetto attuale. Furono costruite delle mura di cinta ed il Castello per difendersi dalle scorrerie saracene. Durante la dominazione normanna (1113) e quindi nel periodo feudale, Monasterace fu ceduta dall’autorità regia, in baliaggio, ai Cavalieri di Rodi (poi dell’Ordine di Malta). I Cavalieri assunsero sotto la loro tutela il feudo e lo amministrarono secondo i principi informatori della loro regola. Sembra che avessero adattato il Castello ad una specie di Monastero per l’accoglienza dei bisognosi. Dopo la lunga permanenza dei Cavalieri di Rodi e poi dell’Ordine di Malta il feudo passò per un brevissimo periodo ai Caracciolo intorno al 1464. Il feudo di Monasterace passò dopo poco tempo al Conte d’Arena Conclubet, di origine francese, che lo detenne solo per 14 anni e cioè fino al 1478. Dopo il 1654 subentrò nella Signoria di Monasterace Carlo della Gatta dal quale, per via di una sequenza di successioni, passò al Signor Giacomo Pignatelli, Duca di Bellosguardo. Dal 1699 al 1791 il dominio del feudo passò alla famiglia napoletana dei Perrelli che nel 1705 vi incardinò il titolo di Duca. Monasterace fu notevolmente danneggiata del terremoto del 1783: la scossa fu rovinosa, causò il crollo di molte case e lesionò le rimanenti. Anche il terremoto del 1905 causò notevoli danni
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800177801
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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