centro storico, costiero, collinare, difensivo, Gioiosa Ionica, Geoliosa (denominazione storica), Geliosa (denominazione storica), Motta Giojosa (denominazione storica), Mocta Joyusa (denominazione storica), Kàstron Gelòsion (denominazione originaria) (X)

Gioiosa Ionica, X

Esaminando l'impianto urbano del centro è possibile individuare le due parti nelle quali, per caratteristiche diverse, si presenta Gioiosa Jonica, e ricostruire il processo del suo sviluppo edilizio. La prima area, di origine medievale con i segni tipici di borgo-castello, chiusa da mura di cui possiamo ancora vederne le porte (Porta Falsa e Porta Barletta), sorge su una rupe prospiciente la fiumara, con strade strettissime raccordate da lunghe scalinate alternate da sottopassaggi. L'edilizia del nucleo antico, adattandosi al sito naturale, si presenta ancora oggi tutta arroccata intorno al suo castello del XV sec. E' un'edilizia casuale, varia e complessivamente articolata per la natura stessa dell’insediamento disposto in un sito dai perimetri irregolari. E' caratterizzata dalla presenza, oltre del castello della Chiesa Matrice del 1500 da due palazzi seicenteschi, Palazzo Rodino, Palazzo Deodino. La seconda area del centro, distesa in pendio, configurata in forma quasi a ventaglio con Piazza Plebiscito quale punto di convergenza delle strade principali (via Cairoli, via Cavour, ecc.), ha un impianto prevalentemente sei-settecentesco, anche se molti edifici mostrano i segni di accentuati rinnovamenti. Le unità edilizie della seconda area, allineate su tracciati longitudinali che donano definizione ai percorsi viari, ripetono schemi aventi comuni riferimenti tipologici, rispondenti alla pratica edificatoria del periodo. Infatti a conferire omogeneità a questa area concorrono vari palazzetti che mostrano integri dei portali a bugnato tipici del loro tempo e significativi del momento storico

  • OGGETTO centro storico costiero, collinare, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Il centro sorge su un promontorio costituito da uno sperone roccioso sovrastante due vallette ad un'altezza di 110 m s.l.m. fino ad un massimo di 177 m nel punto in cui sorgono i resti del castello medievale
  • LOCALIZZAZIONE Gioiosa Ionica (RC) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Rocco Ieraci, Gioiosa Ionica (RC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel VI secolo a.C. fu fondata dai Greci Mystia, la progenitrice dell’odierna Gioiosa Jonica. Nel 986 l'antica Mystia fu distrutta dalle orde saracene che si abbatterono sulle coste depredandole, saccheggiandole e massacrando gran parte dei suoi abitanti. Nonostante le teorie contrastanti molti storici ritengono che proprio i pochissimi superstiti fuggirono verso l'interno e, a circa un miglio dalla vecchia città, su un inaccessibile sperone roccioso (che molto bene si prestava alla difesa) fondarono l’odierna Gioiosa Jonica. I fuggitivi, subito dopo il loro avvento nella località dove oggi sorge Gioiosa Jonica crearono idonei apprestamenti difensivi, rendendo la roccia una inespugnabile “rocca”. Il borgo fortificato fu così detto Motta e Oppidum, e nel corso dei secoli fu poi designato come Castello (castellum diminutivo di castrum perché protetto da mura), poi fu detto Casale, Luogo e Università. In epoca normanna fu costruito il castello che fu però distrutto, sui resti del quale fu edificato il castello nel successivo periodo aragonese. Il casale di Geliosa venne incluso nel XIII sec. nel feudo di Grotteria, di cui seguì le alterne vicende; rimasta per lunghi secoli sottoposta alla giurisdizione di Grotteria, Mocta Giojosa costituì dal XIII al XV sec. una borgata priva di autonomia ed in stato di soggezione. Il centro fu sottoposto alla signoria di nobili e potenti ed appartenne ad Alberico Piscicella nel XIII secolo (1194-1265 periodo svevo); poi fu di Giovanni Ruffo nel 1283 e Ruggero di Lauria nel 1303. Il feudo, dopo diversi signori, passò ad Antonio Caracciolo (dal 1363 al 1457). Dopo, il feudo passò a Marino Correale dal 1458 al 1501; proprio al periodo feudale dei Correale appartiene l’unico accenno noto del porto in un atto del 1491. Inoltre, al periodo aragonese, in cui fiorì il feudo del Correale, risale la costruzione del più vistoso monumento che oggi possegga Gioiosa Jonica, il poderoso Castello Aragonese, eretto sul sostrato di un pregresso fortilizio probabilmente risalente ad età normanna. All’abitato arroccato di Gioiosa Jonica, con il suggestivo ed imponente maniero, fu attribuito il nome di Mocta. L’erezione del Castello Aragonese (1458-1524) e delle successive torri difensive testimoniano il fatto che tra il XV e il XVI secolo il centro abitato di Motta Giojosa aveva un ruolo importante, tale da essere difeso. Dal 1501 al 1558 il feudo fu dei Carafa di Roccella ma, in seguito allo smembramento della baronia di Grotteria, a decorrere dall’anno 1559 Mocta Giojosa acquistò la propria autonomia e assurse a feudo indipendente, al servizio della famiglia Caracciolo. Iniziò un periodo di incremento demografico ed espansione urbanistica per il paese. In questo periodo furono costruiti numerose chiese e conventi, tra cui la Cattedrale di San Giovanni Battista, la chiesa di S. Maria del Soccorso, quella di S. Ilario, di SS. Pietro e Paolo ecc. A questo periodo risale anche la costruzione di alcuni fra i più importanti palazzi gioiosani. Tra il XVI - XVII secolo, in seguito alle incursioni turchesche, il Vicerè di Napoli Pietro di Toledo ordinò il restauro di quelle già esistenti e la costruzione di nuove torri di guardia, poiché il paese si era ormai esteso al di fuori delle mura di cinta; furono costruite tra le altre la Torre Elisabetta o dei Giardini e la Torre Vecchia. Le scosse del 5 e 7 febbraio 1783 e quella successiva del 28 marzo causarono il crollo di molti edifici e danneggiarono gravemente i rimanenti rendendoli inabitabili; la chiesa Madre e quelle di S. Caterina, dell’Annunziata, del Soccorso e degli Osservanti subirono crolli parziali. Anche i terremoti del 1905, 1907 e 1908 causarono danni all'abitato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800177797
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
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  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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