centro storico, di mezzacosta, collinare, costiero, San Sostene (XVI)

San Sostene, XVI

Il centro storico presenta varie case antiche e palazzi nobiliari, come ad esempio Palazzo Scicchitano, risalente al 1800, con una pregiata facciata in pietra a vista con elementi litici a rilievo; Palazzo Mongiardo che conserva ancora un particolare portale in pietra; Palazzo Eredi Giovanbattista Gatto, risalente agli inizi del secolo scorso; Palazzo Ranieri; Palazzo Puliti. Sempre nel centro storico si può ammirare la Chiesa Matrice Santa Maria del Monte, ricostruita dopo il terremoto del 1789, sorta sui resti di un antico castello medievale un tempo appartenente a Principe Raffaele Pignatelli. All’interno della Chiesa sono custoditi pregevoli affreschi e tele settecentesche e l’altare in marmo policromo di pregevole fattura. Di notevole bellezza è anche la Cappella delle Anime del Purgatorio, ove si può ammirare una tela che rappresenta il Cristo in Croce con donne preganti e sotto gli strati di calce si intravedono ancora oggi antichi affreschi. Lungo tutto l’abitato i vari palazzi erano collegati da vicoli sotterranei, che servivano per sfuggire ad eventuali attacchi esterni da parte dei Saraceni

  • OGGETTO centro storico di mezzacosta, collinare, costiero
  • CARATTERI AMBIENTALI San Sostene si estende tra le meravigliose coste del Mar Ionio e le suggestive Serre Calabresi
  • LOCALIZZAZIONE San Sostene (CZ) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Vico VII Roma, San Sostene (CZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il nucleo originario del borgo fu fondato sulla collina dello Spirito Santo dagli abitanti di alcuni gruppi di case situate lungo la costa, tra le località Pacile e Portonuovo, e abbandonate a causa delle continue incursioni piratesche. In seguito, probabilmente verso il XVI secolo, l’insediamento fu trasferito nel sito attuale che offriva maggiori garanzie di sicurezza perché posto più all’interno e in una zona più elevata. Il terremoto del 1659 causò il crollo di 36 case; il castello baronale fu gravemente danneggiato e reso inabitabile; crollarono la chiesa madre, le chiese di S. Caterina, di S. Giovanni e quella di Tutti i Santi. La scossa del 5 febbraio 1783 fu forte e causò lievi danni agli edifici; il terremoto del 28 marzo successivo fu distruttivo: causò il crollo di parte delle costruzioni e rese pericolanti le rimanenti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174476
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro e Crotone
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
    (3)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'