centro storico, di crinale, costiero, difensivo, Sant' Andrea Apostolo dello Ionio, Sant'Andrea sullo Ionio (denominazione storica) (X)

Sant'andrea Apostolo Dello Ionio, X

il centro storico conserva poche tracce dell'impianto fortificato e, in generale, del passato. Del castello, che aveva forma quadrangolare con quattro torri, rimane solo una torre oggi campanile della chiesa matrice. Fra le emergenze architettoniche si sono conservati alcuni edifici religiosi; il tessuto edilizio, invece, appare fortemente ricostruito anche se non mancano le testimonianze antiche di tipologie base e qualche esempio più colto caratterizzato da portali in pietra locale decorati con elementi floreali

  • OGGETTO centro storico di crinale, costiero, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Il centro storico di Sant'Andrea è posto a 330 m s.l.m. nel bacino del fiume Salubro. Il centro si trova arroccato su una collina e dista qualche km dal mare, come tipico nei centri costieri calabresi
  • LOCALIZZAZIONE Sant'andrea Apostolo Dello Ionio (CZ) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Guglielmo Marconi, Sant'andrea Apostolo Dello Ionio (CZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Durante il basso Impero Romano fu costruito un castello, il Cocinto, a difesa delle invasioni barbariche che alcuni localizzano nell'odierna Sant'Andrea e sui resti del fortilizio romano sarebbe sorto il castello del XVI secolo. Nell'VII secolo numerosi monaci Basiliani si trasferirono nell'area e, presumibilmente, anche a Sant'Andrea. Verso la fine del X secolo le scorrerie dei Saraceni e le incursioni normanne fecero fuggire le popolazioni dalla costa per rifugiarsi in luoghi più alti. La fondazione di Sant'Andrea Apostolo dello Ionio, secondo alcuni autori, dovrebbe risalire ad un periodo compreso tra il 981 e il 1010, ad opera di greco-bizantini che fuggivano da un casale e da un monastero posto nei pressi del fiume Assi, nel territorio di Monasterace, depredato dai Saraceni e raso al suolo dai Normanni. Il casale aveva nome Sant'Andrea Apostolo sull'Assi. I fuggiaschi, assieme ai basiliani del cenobio di San Nicola avrebbero fondato, così, il casale di Sant'Andrea Apostolo dello Ionio. Il nuovo casale nasce come casale appartenente al territorio di Badolato. Nel 1044 giunsero in Calabria i Normanni e anche il territorio di Sant'Andrea passò sotto la loro dominazione, assieme al casale. Il territorio acquistò grande importanza quando vicino al casale di Sant'Andrea sorse la Grancia della Certosa di San Bruno. Nel periodo che va dall'anno Mille fino 1400 il territorio di sant'Andrea fu sotto il dominio dei Normanni e poi degli Svevi. Con la fine della casa Sveva nel 1266 seguì un lungo periodo durante il quale gli stati meridionali furono contesi, con alterne fortune da Angioini ed Aragonesi. Di grande importanza in questo lungo periodo saranno, per il territorio di Sant'Andrea, le vicende legate alla Grancia della Certosa di San Bruno. A partire dai primi anni del Cinquecento, con il Regno di Napoli, e quindi anche il territorio di Sant'Andrea, era passato sotto il controllo della corona spagnola che vi istituì un Vicereame sotto i Gallelli di Badolato. Nel XVI secolo, le incursioni dei Turchi erano molto frequenti. Tuttavia i Turchi non si spinsero mai entro l'abitato che risultava molto ben protetto e ben difendibile, grazie alla sua struttura a fortilizio. Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Spagna, per far fronte a questa situazione, creò un sistema di castelli a difesa delle coste, utilizzando vecchie fortificazione o facendo costruire di nuove. Affidò, quindi, a al feudatario Toraldo di Ravaschiera la costruzione del castello, che avvenne, probabilmente, tra il 1532 e il 1537, data che si trova incisa su una pietra murata nella chiesa madre sorta sopra le rovine del castello. Ciò nonostante le incursioni piratesche continuarono per tutto il Seicento. Nel Seicento ha particolare rilevanza la famiglia Jannoni che possedeva (e tuttora possiede) un bel palazzo secentesco, ampliato poi nel Settecento e nell'Ottocento, al limitare del paese verso il Castello. Una serie di eventi sismici ed alluvioni afflissero nei secoli il centro. Fra questi, i più importanti, il terremoto del 1947, devastante, rovinò l'intero centro storico, compresa la chiesa Matrice e l'alluvione del 1951 che distrusse una parte del borgo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174424
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro e Crotone
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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