centro storico, di crinale, concentrico, Cirò, Ypsicron (denominazione storica), Krimisa (denominazione originaria) (IX)

Cirò, IX

L’agglomerato urbanistico di Cirò presenta una maglia di tipo irregolare, caratterizzato da una massiccia presenza di vicoli che salgono e ridiscendono continuamente, ad andamento discontinuo e con improvvisi cambi di direzione, confluendo in slarghi. Su questo sistema viario si ergono vari palazzi nobiliari, edifici di culto e le abitazioni più prettamente popolari che si innalzano addossandosi le une alle altre. Il Castello venne fatto costruire da Andrea Carafa, conte di Santa Severina, quando successe nel feudo di Cirò nel 1496. Si erge in pieno centro storico su una forma trapezoidale, con i quattro vertici occupati da torri circolari e risulta diviso in tre parti: una sotterranea, il piano magazzini e il piano superiore. Di particolare importanza è il lastricato del cortile costruito interamente in pietra locale che risulta difforme rispetto a tutto il resto della pavimentazione del Castello. Si tratta di un disegno geometrico, una stella a nove punte, ripetuta concentricamente ed inscritta in un cerchio, oggetto di studio da più ricercatori. Il circuito difensivo murario venne fatto costruire alla fine del XV sec. per volere dei Carafa che, dopo aver acquistato in feudo la città di Cirò, ordinò la costruzione oltre che del Castello anche di una cinta muraria che potesse difendere adeguatamente l’intero abitato. Esisteva ancora alla metà del XIX sec. ed era caratterizzato da muraglie alte, corpose ed era cinta da bastioni a scarpa. Di questa cinta muraria oggi restano alcuni tratti, si conservano tratti ben visibili nelle porte di accesso: porta Mavilia, la principale, sulla quale furono poste le insegne feudali, rimangono frammenti dell’arco demolito; porta Scezzari è ubicata lungo via Casopero e prende il nome dai soldati svizzeri, volgarmente detti scezzari, che vi irruppero da quest’accesso; porta Cacovia è visibile nel rione Valle e ancora, nel XIX sec., conservava un'iscrizione di difficile interpretazione; l’ultima porta, quella di Falcone è l’unica della quale non rimane traccia, perché demolita. Doveva sorgere nella parte bassa del paese ed era abitata dagli Ebrei

  • OGGETTO centro storico di crinale, concentrico
  • CARATTERI AMBIENTALI Cirò si erge su di un colle a m 351 s.l.m., su una superficie di mq 70,10, lungo la cui costa si stende la Marina che si affaccia sulla media costa Jonica calabrese, verso est. Confina a Nord con Cruccoli, ad ovest con Umbriatico e con Melissa e Carfizzi, rispettivamente a sud e a sud-ovest
  • LOCALIZZAZIONE Cirò (KR) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Corso Lilio, Cirò (KR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La zona di Cirò è stata identificata dagli studiosi inclusa tra le colonie di Chone, Makalla, Petelia e Krimisa, fondate dal leggendario Filottete. L’impianto urbanistico di Cirò inizia a definirsi in età altomedievale, quando gli abitanti dalla marina, per sottrarsi alle incursioni dei barbari, fuggirono verso luoghi più sicuri, verso l’interno. Inizia, così, la vita nel borgo di Ypsicròn, arroccato su di un colle che offriva riparo naturale. La cittadina passò dal dominio bizantino a quello normanno e alla fine del Trecento Cirò entra a far parte del feudo intestato a Nicolò Ruffo, rientrando, così, in una posizione produttiva e commerciala di rilievo. Con la crisi di potere dei Ruffo, nel 1496 la cittadina fu acquistata per novemila ducati da Andrea Carafa, il quale inizia ad avviare un programma di fortificazioni che fosse capace di difendere la cittadina
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174382
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro e Crotone
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
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  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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