centro storico, collinare, agricolo, Mandatoriccio (inizio XVII)

Mandatoriccio, XVII inizio

Centro rivierasco di origini piuttosto recenti. Il borgo conserva la chiesa matrice eretta con atto di Mons. Adeodati, arcivescovo di Rossano, il 10 luglio 1708, intitolata ai Ss. Pietro e Paolo con Santo Patrono S. Francesco di Paola, a cui Teodoro Mandatoriccio, il fondatore del borgo, era devoto. Accanto alla chiesa i ruderi del castello, una struttura a pianta quadrangolare munita di quattro torri circolari, divenuta poi sede del municipio

  • OGGETTO centro storico collinare, agricolo
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro ubicato in collina a 561 metri s.l.m. nella parte centro-orientale della provincia di Cosenza, sulla costa ionica, tra le valli dei fiumi Trionto e Nic, alle pendici del cozzo Granato dell’altopiano della Sila Greca. Appartiene all’ambito territoriale della Comunità montana Sila Greca
  • LOCALIZZAZIONE Mandatoriccio (CS) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Umberto I, Mandatoriccio (CS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il nome del paese si riferisce al cognome del fondatore del paese Teodoro Mandatoriccio, erede di Gio. Michele Mandatoriccio che aveva acquistato la baronia di Pietrapaola nel 1583, come un come casale del territorio di Pietrapaola. La zona risulta abitata fin da epoca ben più antica, come testimoniano i reperti archeologici rinvenuti nei pressi della località ma il borgo vero e proprio nacque solo agli inizi del Seicento per destinarlo gli addetti dell’azienda agricola dei Mandatoriccio. I Mandatoriccio trasformarono il borgo in un luogo fortificato, con la costruzione di un castello, e lo mantennero fino all’estinzione del casato, avvenuta nella seconda metà del Seicento. Passò poi (1676) ai Sambiase, cui rimase fino al 1806 con l’abolizione del feudalesimo. A principio del XIX secolo divenne Università del cosiddetto governo di Cariati e poi un comune del circondario facente capo a questo centro, nella cui giurisdizione fu mantenuta anche dai Borboni. La città venne duramente colpita dal terremoto del 1783; Giuseppe Maria Galanti, che faceva per conto del governo di Napoli, in una ricognizione del territorio menzionava ritenendoli degni di nota, per il suo stile spagnolesco, il Castello, “con ponte levatoio e quattro bastioni”, nonché la Chiesa Madre, la cui architettura ripete lo stile napoletano della Chiesa di San Francesco. Nel primo decennio dell’Ottocento, Mandatoriccio si segnalava per il suo contributo alla causa della libertà e per esprimere notevoli personalità nel Decurionato di Rossano (Suriaci o Turiaci). Nella sistemazione data dal Borbone per legge 1º maggio 1816 Mandatoriccio perdeva Pietrapaola, elevata a Comune autonomo. Dal 1929 al 1934 Pietrapaola tornava ad essere frazione di Mandatoriccio che ritornò autonoma nel 1934
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174374
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0