centro storico, agricolo, a terrazzo, Santa Domenica Talao (prima metà XVII)

Santa Domenica Talao, XVII prima metà

Comune montano, di origini piuttosto recenti, la cui economia si basa essenzialmente su attività agricole e di trasformazione dei prodotti della terra sull’agricoltura. Conserva funzioni residenziali grazie al rapido collegamento con Scalea. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, mostra segni di espansione edilizia; situato su uno sperone, in posizione panoramica, ha un andamento plano-altimetrico leggermente vario. Una maglia disordinata occupa gli spazi definiti dal tortuoso percorso della principale arteria di attraversamento. Il toponimo riflette il nome dell’omonima Santa. Tra i monumenti di maggiore interesse nel centro storico ricordiamo la chiesa parrocchiale di San Giuseppe il cui impianto originario risale a metà del XVII secolo e il palazzo Campagna della fine del XVII secolo. PROSPETTIVE DI SVILUPPO: Connesse al riassetto dell'economia agricola. TIPOLOGIA URBANA: Impianto a gradonata. CONDIZIONE ORIGINARIA: Agricola CONDIZIONI ATTUALI: Assolve funzioni civiche e di residenza

  • OGGETTO centro storico agricolo, a terrazzo
  • CARATTERI AMBIENTALI E' situato a nord-ovest della provincia, sul versante tirrenico, a 304 m s.l.m. nella bassa valle del Lao raggruppata su uno sperone che forma l'estrema propaggine di un contrafforte meridionale del gruppo del Sirano. A 10 km dalla vicina Scalea, fa parte della Comunità montana “Dorsale appenninica-alto Tirreno” e del Parco Nazionale del Pollino
  • LOCALIZZAZIONE Santa Domenica Talao (CS) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Mazzini, Santa Domenica Talao (CS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Ebbe origine per volere di Ettore Maria Spinelli, principe di Scalea, indicativamente nel 1640, e per molti secoli fu un casale del territorio di Scalea. Nel 1662 passato da “casale” a “terra” e “università”, il borgo ottiene l’autonomia da Scalea, pur continuando a far parte del Feudo degli Spinelli, i quali si fregiano anche del titolo di principi di Santa Domenica. Dopo la rivoluzione di Celico, della metà del Seicento, a seguito della quale i villaggi cosentini si sottrassero al dominio del granduca di Toscana, registrò un aumento di popolazione, perché vi si rifugiarono molti dei partecipanti alla sommossa. Casale scaleota, venne assoggettata alla signoria dei Sanseverino e dei Caracciolo, ai quali rimase fino all’abolizione del feudalesimo, sancita dalle leggi napoleoniche (1806). Con le riforme amministrative attuate dai francesi, all’inizio dell’Ottocento, fu dapprima inclusa, quale università, nel cosiddetto governo di Scalea e poi aggregata a questo centro. I Borboni, tornati sul regno di Napoli, all’indomani del congresso di Vienna, la elevarono a comune autonomo (1861). Un decreto del 1863 ordina a tutti i Comuni, con lo stesso nome, di cambiarlo completamente o di modificarlo: per distinguersi da altre cittadine omonime, al nome Santa Domenica viene, quindi, associato quello di “Talao”, ossia “al di qua del Lao”
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174366
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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