centro storico, di crinale, collinare, spontaneo, Tortora, Blanda (denominazione originaria, VI-IV secolo a.C.), Blanda Julia (denominazione storica, I secolo a.C.), Julitta (denominazione storica, medioevo), Tortora (denominazione attuale, dal 1079) (XI-XIII)

Tortora, XI - XIII

CARATTERIZZAZIONE DEL TERRITORIO: Tortora, adagiata tra il Litorale Tirrenico e l’Appennino Calabro, è il primo centro cittadino della costa calabro-tirrenica per chi proviene da nord. Il Borgo antico, ora Centro Storico, dista circa sette chilometri dal mare. Il suo territorio prevalentemente collinare è incluso in gran parte nel Parco Nazionale del Pollino ed è diviso in tre realtà antropiche: il centro storico, le frazioni montane e la marina. CARATETRI IDROGEOLOGICI: il territorio di Tortora, si trova al confine con la Basilicata, lungo il quale, scorre il Fiume Noce. L’area a cavallo dell’asta fluviale e una vasta area nei pressi della foce sono spesso interessate da fenomeni alluvionali. Altra area a rischio è quella attraversata dal Torrente Fiumarella. Tratti di entrambi i corsi d’acqua attraversano zone abitate. PAESAGGIO URBANO: Belvedere in Piazza Municipio, Belvedere in Piazza Monastero SISTEMA VIARIO: Via Blanda (percorso di crinale e percorso matrice)

  • OGGETTO centro storico di crinale, collinare, spontaneo
  • CARATTERI AMBIENTALI DESCRIZIONE GEOGRAFICA: il comune di Tortora dista 142 chilometri da Cosenza, capoluogo della omonima provincia. Tortora ha una superficie di 57,9 chilometri quadrati per una densità abitativa di 100,57 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 300 metri sopra il livello del mare. Il territorio del comune risulta compreso tra i 0 e i 1.238 metri sul livello del mare. L'escursione altimetrica complessiva risulta essere pari a 1.238 metri. Tortora è il primo comune della Calabria nord occidentale che si affaccia sul Mar Tirreno, al confine con la Basilicata. Il suo territorio prevalentemente collinare è incluso in gran parte nel Parco Nazionale del Pollino, confina sul versante nord con i comuni di Maratea e Trecchina, a nord-est con Lauria, ad est con Laino Borgo, a sud con Aieta e Praia a Mare ed ad ovest con il Mar Tirreno. Il comune di Tortora presenta un’orografia vasta, i monti più conosciuti sono: Monte Cifolo 842 m s.l.m., Timpone Cornutello 954 m s.l.m., Monte Cucuzzata di Tortora 1.088 m s.l.m., Monte La Destra di Pizinno 1.261 m s.l.m., Monte Rossino 1.236 m s.l.m., Monte Rotondella 839 m s.l.m., Monte Sellata 745 m s.l.m., Monte Serramale 1.274 m s.l.m., Monte Vallina 751 m s.l.m. I bacini idrografici presenti nel territorio comunale sono: quello del fiume Noce, che separa Tortora dalla Basilicata, e quello del fiume Lao. Tortora, avendo un vasto territorio che si estende dal Golfo di Policastro fino ai confini con Lauria e Laino Borgo, ha un clima ben diverso in base alla zona. La marina ha inverni miti ed estati molto calde, diversamente nelle frazioni montante poste in alta montagna, dove si hanno estati brevi e fresche ed inverni rigidi, dove la temperatura non di rado scende al disotto dello zero. Un clima mite durante tutto l'anno si ha nel centro storico, dove solo in rare eccezioni in inverno la temperatura scende al di sotto dello zero, le estati sono sostanzialmente fresche ed arieggiate, ma non mancano picchi di alte temperature. Il comune fa parte della Comunità montana Alto Tirreno Cosentino. DEFINIZIONE GEOLOGICA: la costituzione geologica del territorio del Comune di Tortora appartiene ai seguenti periodi di formazione: - Cenozoico-Neogene-Pliocene (Calabriano): conglomerati poligenici composti da ciottoli ben arrotondati, con locale sviluppo di lenti ed intercalazioni di sabbie ed arenarie tenere grossolane. Contengono talora frammenti di macrofossili. Questo complesso presenta una moderata resistenza all’erosione ed elevata permeabilità. - Mesozoico-Triassico: dolomia a grana fine e calcari ricristallizzati, generalmente grigio-scuri, localmente ben stratificati. Altrove le rocce sono state intensamente tettonizzate e la stratificazione non è più visibile. I resti organici sono localmente abbondanti, ma senza fossili significativi. La resistenza all’erosione, piuttosto scarsa nelle zone tettonizzate, è elevata ove le rocce sono meno disturbate. Permeabilità elevata
  • LOCALIZZAZIONE Tortora (CS) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Dante Alighieri, Tortora (CS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE In località Rosaneto è stato trovato un giacimento preistorico all’aperto risalente al Paleolitico inferiore, uno dei più antichi siti preistorici italiani. La presenza umana nel territorio è continuata anche nei millenni a seguire come dimostrano gli scavi compiuti ai piedi della falesia di Torrenave. Nella grotta della fiumarella, sono state inoltre rinvenute ceramiche dell’età del bronzo. Nel territorio di Tortora, molti studiosi indicano la presenza della città di Blanda, città di prima fondazione etrusca del VI secolo a.C. al VI secolo a.C. agli Enotri, si sostituì il forte popolo dei Lucani, che ampliarono e fortificarono il centro abitativo. La città di Blanda fu espugnata solo nel 214 a.C. dal console romano Quinto Fabio Massimo. Per quanto riportato da Tito Livio, si può dedurre che Blanda fu un centro lucano di primaria importanza. Dopo la conquista romana la città visse per altri centocinquanta anni una vita stentata fino alla metà del I secolo a.C., quando divenne centro amministrativo romano ed assunse il nome di Blanda Julia. Alla fine del II secolo, iniziò una lenta e continua decadenza. Durante i primi secoli del Cristianesimo, divenne sede vescovile e fu edificata la chiesa paleocristiana in località Pianogrande. A partire dall'XI secolo Blanda, sottoposta a continue incursioni e saccheggi da parte dei predoni saraceni, fu definitivamente abbandonata. Alcuni dei suoi abitanti si rifugiarono nell’entroterra e fondarono su uno sperone roccioso il primo nucleo dell’attuale centro storico, chiamato Julitta, ossia la piccola Julia, con riferimento a Blanda Julia, nome utilizzato per la città in epoca romana. Fino a pochi decenni fa il primitivo nucleo popolare, costruito a valle del castello, era correntemente denominato Julitta. A partire dei primi anni del secondo millennio il piccolo borgo di Julitta iniziò una lenta espansione ed assunse la forma attuale e venne cambiato il nome in Tortora (dal latino Turtur–uris, ossia Tortora, dal nome del volatile che abbondava nei boschi adiacenti). Nella Bolla del 1079, con cui Benedetto Alfano arcivescovo di Salerno consacrò Pietro Pappacarbone vescovo di Policastro, compare per la prima volta nella storia religiosa il nome di “Turtura”
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174359
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
    (3)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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