centro storico, di crinale, collinare, spontaneo, religioso, San Fili, Sancti Felicis (denominzione storica, cit. 1267/10/07), San Felice (denominazione storica, cit. 1269-1270), San Fili (denominazione attuale, dal 1811) (terzo quarto XIII)
CARATTERIZZAZIONE DEL TERRITORIO: il contesto di prossimità presenta una morfologia estremamente varia che va dalle zone montane ad ovest, Catena Costiera, fino ad arrivare alla valle del fiume Crati. La cima più alta è il monte Cocuzzo, 1541 m s.l.m. CARATTERI IDROGEOLOGICI: l'idrogeologia è costituita da numerose unità tettoniche cristalline(ofiolitiche, metasedimentarie, metamorfiche di basso e medio-alto grado e plutoniche) ricoperte, a partire dal Miocene medio-superiore, da sedimenti terrigeni e biodetritici. SISTEMA EDILIZIO: il centro è articolato in rioni (Jazza e Cruce); le strade interne risultano essere costituite da acciottolato. BELELZZE PANAORAMICHE: Il Muraglione PARCHI E GIARDINI: parco giochi all’inizio di XX Settembre SISTEMA VIARIO: Via Pietro Nenni e Via Piano Ghiande (percorsi di crinale), Chiesa Matrice (percorso matrice), Via XX Settembre e Via Destre (percorsi di collegamento) BENI CULTURALI DA VALORIZZARE: Chiesa di San Giuseppe, Chiesa dello Spirito Santo o S. Francesco di Paola (di impianto seicentesco), Chiesa Madre della Vergine Annunziata (di origini antichissime, fu ricostruita nel XVIII secolo su progetto dell'ingegnere Saverio Ricciulli), Chiesa di Sant'Antonio Abate (eretta tra il XV e il XVI secolo), Chiesa del Carmine (costruito intorno al 1920 per volontà del parroco Salvatore Apuzzo)
- OGGETTO centro storico di crinale, collinare, spontaneo, religioso
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CARATTERI AMBIENTALI
AREA STORICO - GEOGRAFICA: Catena Costiera Paolana DESCRIZIONE GEOGRAFICA: il comune di San Fili è posto a circa 550 m s.l.m. ed ha una superficie di circa 20,5 Kmq. Può essere considerato un comune di montagna. L'orografia è caratterizzata da versanti posti ad ovest e ad est della Valle del Crati che raggiungono da un lato l'Appennino Paolano e dall'altro il massiccio della Sila Grande. La realtà climatica denota disuguaglianze profonde da un anno all'altro; precipitazioni scarse e quasi sempre concentrate nei mesi autunnali invernali, tali da creare fenomeni di siccità per il resto dell'anno. Fa parte della Comunità Montana Serre Cosentine/Media Valle Crati DEFINIZIONE GEOLOGICA: l’abitato di San Fili è ubicato sul versante occidentale della media valle del fiume Crati. La presenza in prossimità dell’abitato di un importante elemento tettonico, che mette in contatto i litotipi metamorfico-cristallini che costituiscono la Catena Costiera con i sedimenti postorogeni della valle del fiume Crati, e l’esistenza di terreni d’alterazione, rappresentano elementi tipici di alcune tipologie di instabilità presenti nell’area in menzione (SORRISO-VALVO et al., 1996)
- LOCALIZZAZIONE San Fili (CS) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Via Concezione, San Fili (CS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il documento in cui compare la prima volta il "casale di S. Felice" è l'atto del 7 ottobre 1267 scritto da Velprando, canonico della chiesa cosentina. Nel testo si sostiene che già anteriormente al 1224, l'arcivescovo e la chiesa cosentina erano in possesso del castello e della terra di Rende con le sue "pertinenze" con l'inclusione dei "casali". Di questi possedimenti lo stesso arcivescovo e la chiesa erano poi stati "contra iustitiam spoliati" dal fu Federico II e dai suoi ufficiali pervenendo poi così in mano alla "curia e agli ufficiali del re Carlo il quale li tiene in mano in quel momento occupati tramite dei suoi rappresentanti". Si precisano poi i confini di Rende e del suo "tenimentum" e si specificano i nomi dei "casalia" inclusi nella terra di Rende, in parte solo identificabili e superstiti. Si tratta dei casali: Sancti Felicis (S. Fili), Arcervocate (Arcavacata), Emule, Marani (Marano), Proficus (Profico), Alconelli, Paternionis, Curatoli, Plan. Urtican degli agglomerati non identificati come casali: Sancuts Stephanus, Falconaria, Sancta Anna. Il testo lascia supporre che il casale di S. Fili fosse incluso nei possedimenti di Rende fin dal tempo in cui il castello e la sua terra erano stati concessi all'arcivescovo Luca Campano e poi sottratti da Federico II e da re Corrado alla chiesa cosentina. Un altro provvedimento databile tra il settembre 1269 e il gennaio 1270, indirizzato all'arcivescovo di Cosenza (Tommaso da Lentini) si riferisce esclusivamente ai casali "della sua terra di Rende", esplicitati con i nomi di S. Felice, Viticano e Marano, i quali, si precisa, "era solito che fossero tassati con la detta terra dal tempo dell'imperatore" evidentemente Federico II. Un ulteriore conferma al fatto che S. Fili, tra il 1267 e il 1270, esistesse e fosse compreso tra i casali di Rende fin dai primi documenti di Federico II riguardanti il castello e il suo territorio(Rao 1987, pp.22-40). Nel 1445 S.Fili divenne possesso degli Adorno, signori di Rende. Nel 1532 il vasto complesso feudale fu concesso da Carlo V col rango di Marchese, a Ferrante de Alarçon Mendoza, barone di Fiumefreddo. Agli Alarçon Mendoza feudo restò fino all'eversione della feudalità. L'identità abitato è attestata, inoltre, in modo più evidente, da otto documenti papali riguardanti alcuni benefici ecclesiastici riferiti alle chiese parrocchiali di S. Fili quali S. Maria degli Angeli e l'Annunciazione della Beata Maria Vergine di Motta S. Felice, risalenti al XV secolo. (Rao 1987, pp. 41-76 ). Nelle intemperie della rivoluzione napoletana del 1799, a San Fili, fu riconosciuta per la prima volta autonomia amministrativa, quando fu elevata a rango di municipalità nei pochissimi mesi di vita della Repubblica. Tornati i Francesi a Napoli nel 1806, confermarono la disposizione dichiarandola Luogo (19 gennaio 1807) e, finalmente, Comune (1811). Risaliti sul trono i Borbone, mantennero la scelta francese assegnando peraltro a San Fili la frazione di Bucita (1816)
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174350
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0