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Mormanno, X - XII

Il centro storico di Mormanno si distende su quattro colli, il più antico dei quali, ad ovest, viene comunemente detto la Costa (dove possibili tracce di primi insediamenti sul colle della Costa sono ritenute probabili dalla posizione dominante a nord della sottostante valle del fiume Lao, primo insediamento, come si può rilevare dalle costruzioni che dalla Chiesa dell'Annunziata scendono sul fianco della collina e dai resti di una costruzione anche più antica, di epoca da accertare, situata di fronte alla Chiesa, proprio sulla sommità del colle), mentre ad est vi è il quartiere di San Michele, a sud di San Rocco che rappresenta l'ingresso del corso municipale, ed a nord la Torretta. Scendendo verso il rione S. Anna si leggono gli ampliamenti subiti dal nucleo originario. Sono infatti evidenti le tracce di diverse cerchie di mura e porte, in successione dalla sommità verso il vallone". Il comune ha una superficie di 76 Km², sorge a 840 m s.l.m. ed il territorio risulta compreso tra 135 e 1.632 m s.l.m. con caratteristiche montane. PAESAGGIO URBANO: punti di vista il Faro votivo ai caduti calabresi; Belvedere Rione Annunziata; viale comunale antistante la Chiesa di San Rocco. SISTEMA VIARIO: la Strada Provinciale 241 ex SS 19 entrando nel centro storico si trasforma in Corso Municipale; poi Piazza Umberto I; poi Via Roma. SISTEMA EDILIZIO: il sistema edilizio ha un impianto a rioni: Rione Capo lo Serro; Rione Costa; Rione Torretta; Rione Casalicchio. BENI CULTURALI DA VALORIZZARE: Palazzo Campisari, Palazzo Fazio

  • OGGETTO centro storico di crinale
  • CARATTERI AMBIENTALI Il territorio dove si colloca il centro storico di Mormanno è quello caratterizzato dal sistema montuoso del Pollino. Il centro sorge in un'area fortemente montuosa sul versante nord del Fiume Battendiero. Tutto il territorio circostante è fortemente acclivio e ricoperto da una vegetazione fitta e rigogliosa che va diradandosi con l'aumentare di quota. Non vi sono coltivazioni e l'unica frangia urbanizzata esterna al centro storico è a nord di questo, lungo la statale. CARATTERI IDROGEOLOGICI: ai piedi di Mormanno scorre il Fiume Battendiero che sorge dal massiccio del Pollino a nord del centro. Non vi sono altri corsi d'acqua ad eccezioni di canaloni, originatesi dalle acque piovane e dal discioglimento delle nevi, che incidono i versanti dei monti tutt'intorno Mormanno. DEFINIZIONE GEOLOGICA: lo strato geologico dove insiste il comune di Mormanno è una formazione di origine marina risalente all'era Mesozoica nell'epoca del Triassico. DESCRIZIONE GEOGRAFICA: il comune di Mormanno è situato sulla catena del Pollino alle pendici del monte Cerviero, nell’alta valle del fiume Lao, vicino alla punta Varco la Manica, tra Morano Calabro, Saracena, Orsomarso, Papasidero, Laino Castello e Rotonda (PZ)
  • LOCALIZZAZIONE Mormanno (CS) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Domenico de Callis, Mormanno (CS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il termine Arimanni deriva dal radicale longobardo Harimann. Gli Arimanni erano gruppi di uomini liberi con pieni diritti civili, cioè non soggetti a schiavitù, che si ponevano al servizio dei re o dei duca per sopperire alle esigenze di difesa del regno longobardo, maggiormente richieste nelle zone soggette alle invasioni degli Slavi e degli Avari. Ad essi venivano assegnate terre, nelle adiacenze delle città o in località strategiche (come il prima insediamento di Mormanno posto sul colle della “Costa” che dominava la Valle del Lao a nord ed il Pantano a sud località dalle quali si snodavano due importanti vie di comunicazione), col compito di coltivarle e difenderle. Le Arimannie non erano un vero e proprio esercito, ma brigate di guerrieri professionisti, con un lauto stipendio alle dirette dipendenze delle istituzioni di potere longobarde. Dislocate nelle zone più a rischio di conflitti o scorrerie, costituivano una forza di pronto intervento militare che si opponeva sia alle invasioni dall’esterno sbarrando la strada alle orde avversarie, sia alle azioni di bande all’interno, con presidi che costituivano un vero e proprio corpo di polizia a protezione del potere costituito. Nel periodo della dominazione longobarda, gli Arimanni non si dedicarono alle sole attività militari. Il periodo longobardo, oltre che da un impulso culturale e di fusione con l'eredità celtico-romana, fu caratterizzato da una eccezionale stabilità e continuità politica, economica e, verso la fine del VI° secolo, anche religiosa. Quindi è evidente che i Longobardi delle arimannie, occupando una posizione di superiorità sulla popolazione originaria, si dedicarono anche ad attività di amministrazione politica, economica, agraria, svolgendo un ruolo fondamentale nella stabilità dei regno longobardo. L’origine Longobarda di Mormanno sarebbe avallato dal fatto che in un’agiografia di San Leoluca da Corleone compaiono i "montium miromannorum / miromanorum" presso i quali il Beato si sarebbe recato per meditare. STORIA DEI TOPONIMI: il toponimo Muromannas figura in un testo greco nell’anno 1092. Nel 1108 in una nota dotale si parla di beni posseduti a Muromana da tale Trotta figlia di Altruda. L’atto è compilato dal papas Costantino, prete di Muromanas. Nel1195 un certo Pietro chiede ad Ilario, archimandrita del monastero di Carbone, di ornare la chiesa di S. Caterina di Muromannas. Nel 1274 in un documento diretto al vescovo di Cassano allo Jonio, appare: “Miromagna in quo sunt fuculariahominum ultra ducentum et tres et valet annuatim auriunciae XXXVI”. In uno scritto della cancelleria Angioina (Napoli, Archivio di Stato vol.155 intitolato Carolus II), al foglio 992 datato 27 luglio 1304, si riparla di Mormanno in una petizione rivolta al vescovo di Cassano allo Jonio perri ottenere il diritto di pascolo che “li homini di Miromagne” avevano sul territorio di Layno. Sulla sua appartenenza feudale, siamo a conoscenza del fatto che prima di essere ceduto alla famiglia Sanseverino di Bisignano, che lo tenne fino a tutto il 1612, fu degli Orsini. Nel 1624 venne venduto ai Guaragna e quindi a Persio Tufarelli. Il possedimento fu ceduto ulteriormente da questa famiglia, per essere inglobato direttamente nei domini dell'amministrazione regia nell'ultimo decennio del XVIII secolo. In questo periodo l'attività artistica del centro venne animata dal rifacimento della chiesa madre in stile tardobarocco (di una più antica chiesa, alla quale il grande architetto Giovanni Donadio, detto il Mormando, legò nel1492 un notevole lascito testamentario. Della chiesa originaria resta il campanile, forato da un passaggio archi acuto, che mostra in una nicchia una preziosa statua lapidea della Madonna col Bambino, databile tra la fine del'300 e gli inizi del '400), ma un clima di generale impoverimento materiale e culturale, che già imperversò a seguito delle ripetute forme di corvées imposte al popolo ed alla continua cessione feudale, ebbe modo di manifestarsi in maniera più decisa per l'acutizzarsi di questi fattori. Ciò influì negativamente anche sulla piccola nobiltà locale, che impoveritasi, ed avendo necessità di liquidità per far fronte alla precarietà dello stile di vita e all'abbandono delle istituzioni centrali, alienò beni e latifondi scomparendo gradatamente, talora disperdendosi in quel clima di generale indigenza
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174330
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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