centro storico, collinare, a terrazzo, Luzzi, Tebe Lucana (denominazione originaria) (XI)
LUZZI,
XI
CARATTERIZZAZIONE DEL TERRITORIO: Luzzi è posto sulle colline presenti a destra del fiume Crati che costituiscono il raccordo tra la valle e l’altopiano silano. Il centro è collocato su una collinetta al termine di uno dei molti crinali, tipicamente e storicamente urbanizzati, che disegnano il paesaggio collinare circostante. CARATTERI IDROGEOLOGICI: la collinetta dove si adagia il centro storico è circondata dai canaloni formati dal Torrente Ilice e dai suoi piccoli affluenti prima di confluire nel crati a fondovalle. PAESAGGIO URBANO: Palazzo Vivacqua con il giardino si trova in posizione panoramica. SISTEMA EDILIZIO: Luzzi è organizzato in quattro rioni: Timpone, Pedale, Piazza e Conche. La pavimentazione stradale è in pietrame
- OGGETTO centro storico collinare, a terrazzo
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CARATTERI AMBIENTALI
DEFINIZIONE GEOLOGICA: lo strato geologico dove insiste il comune di Luzzi è una formazione di origine marina risalente all'era Cenozoica nell'epoca del Pliocene superiore, calabriano. DESCRIZIONE GEOGRAFICA: Luzzi sorge su un’altura a est del fondovalle del fiume Crati, vicino al Ponte Crati, sulle propaggini occidentali dell’altopiano della Sila Grande
- LOCALIZZAZIONE LUZZI (CS) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Via S. Giuseppe, LUZZI (CS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il primo nucleo abitativo dell'attuale centro storico dovette sorgere sul colle Ilice, intorno alle chiese di Sant'Angelo e di Santa Maria e fu una famiglia appartenente all'entourage degli Altavilla, la famiglia dei Lucij proveniente dal dipartimento francese di Dromfrout, ad ottenere la concessione della giurisdizione feudale su quel territorio che proprio da loro prese il nome di Lucium, da cui Lutium o Lutii e infine Luzzi. Nel XII secolo il feudo passò a Goffredo di Loritello, conte di Catanzaro e secondo la tradizione fondatore dell'abbazia di Santa Maria della Sambucina. Il feudo passò successivamente alla famiglia D'Aquino di Acerra (XIII secolo) e poi alla metà del '400 passò ai Sanseverino di Bisignano nonchè conti di Altomonte che furono proprietari Luzzi fino a quando, in seguito ad un rovinoso tracollo finanziario, la famiglia Sanseverino iniziò a smembrare i suoi possedimenti per far fronte ai creditori. Nel 1594 Luzzi fu venduta dapprima al patrizio cosentino Marcello Spadafora, poi a Fabrizio de Bernardo di Acri ed infine, nel 1614, al patrizio cosentino Marcello Firrao, che acquistò il feudo per conto del suo congiunto Cesare Firrao. La famiglia Firrao detenne la proprietà del feudo fino all'emanazione delle leggi eversive che colpirono Livia Firrao, ultima feudataria di Luzzi e figlia di Tommaso Firrao che dal 1798 era stato nominato vicerè di Sicilia. Nel corso del XVIII secolo i Firrao furono aggregati alla nobiltà napoletana e nel 1733 il feudo di Luzzi venne elevato al rango di Principato
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174318
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0