centro storico, montano, agricolo, Buonvicino, Bonovicino (denominazione storica) (fine XIII)

Buonvicino, XIII fine

Comune montano, di origini medievali, con un’economia basata sull’agricoltura, cui si affiancano modeste iniziative industriali. Sono presenti numerosissime case sparse e le località Celle, Ferraro, Ficobianco, Lago, Manche, Massete, Mezzane, Orecchiuto, Palazza, Previtelio, Puma, San Basile, Truglio, Urmo, Vardare, Vignali, Visciglioso, Visciglita e Vizioso. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1800 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, non fa registrare segni di espansione edilizia; situato su uno sperone, ha un andamento plano-altimetrico vario

  • OGGETTO centro storico montano, agricolo
  • CARATTERI AMBIENTALI Il centro è compreso nel Parco Nazionale del Pollino ed è posto sul versante tirrenico della Catena Costiera, alla sinistra del torrente Corvino
  • LOCALIZZAZIONE Buonvicino (CS) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Vittoria, Buonvicino (CS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Buonvicino nasce a seguito dell’unione dei vicini casali di Tripidone, Trigiano e Salvato, i cui abitanti decidono, di comune accordo, di dar vita a un nuovo aggregato urbano nei pressi dell’abbazia di San Ciriaco. Il toponimo, che in un documento della prima metà del Trecento compare nella forma Bonovicino, viene da alcuni inteso nel senso letterale di “buon vicino”, con chiaro riferimento alle modalità di costituzione del borgo, e da altri connesso col cognome calabrese e siciliano Bombaci, derivante a sua volta dall’omonimo termine dialettale, avente il significato di “lumaca”. Non manca però chi, richiamandosi alla coltura del cotone, che si era sviluppata nella zona, ritiene che il nome della località derivi dal latino “combicinus”, “posto di baco da seta”. Compresa nel principato di Bisignano, nel XVII secolo fu venduta alla nobile famiglia montaltese dei di Paola, cui subentrarono i Cavalcanti che, ottenuto il titolo di duchi, ne conservarono il possesso fino all’abolizione del feudalesimo, decretata dalle riforme napoleoniche. I francesi, all’inizio dell’Ottocento, ne fecero dapprima un’università del cosiddetto governo di Belvedere Marittimo e poi un comune del circondario di Verbicaro. Trasferita dai Borboni nel circondario belvederese, fu annessa al Regno d’Italia, insieme al resto della regione. Detta Bonvicino fino al principio del XX secolo, partecipò alle successive vicende nazionali e internazionali. Rilevante è il terremoto del 1905 che rende necessario demolire parzialmente 14 case, puntellarne 25 e ripararne 146. Sotto il profilo storico-artistico sono interessanti: la chiesa parrocchiale, in cui si conservano frammenti architettonici, della fine del Cinquecento, provenienti forse dal monastero di San Ciriaco; il palazzo ducale, del XVI-XVII secolo, e il santuario della Madonna della Neve, del Duecento, sul monte Romano
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174308
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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