centro storico, di crinale, costiero, Albidona (XIII)

Albidona, XIII

Comune rivierasco, ubicato in collina, ha origini medievali e un’economia basata essenzialmente sull’agricoltura. È posto tra l'Alto Ionio Cosentino e il massiccio del Pollino, quasi ai confini della Basilicata. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.124 metri di quota. L’abitato, situato sul crinale di un monte, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è leggermente vario

  • OGGETTO centro storico di crinale, costiero
  • CARATTERI AMBIENTALI Il centro è situato alle falde del monte Sparviere, lungo il versante orientale del monte Pollino
  • LOCALIZZAZIONE Albidona (CS) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Albidona (CS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Fondata in epoca medievale, viene da alcuni identificata con l’antica Leutarmia o Levitonia, località in cui si insediò un gruppo di profughi della guerra di Troia guidati dall’indovino Calcante, che vi fu seppellito, dopo la morte avvenuta per il dolore di aver perso una gara di chiaroveggenza con Mepsos, figlio del dio Apollo. Il toponimo non ha un’etimologia chiara, potendo derivare dal latino "albidus", "bianco", o "albedo", "bianchezza", oppure dal nome della famiglia che per prima ebbe in feudo il territorio. Piuttosto fantasiosa appare l’ipotesi di un’origine fenicia della denominazione del borgo che, con la base Alba, derivante da "lahab", "fiamma", avrebbe il significato di "fiamma bassa e inferiore" e farebbe pensare all’esistenza sul posto di un vulcano, in età remota. Oggetto di diversi passaggi di proprietà, ebbe tra i suoi signori i della Marra, i Sanfelice, i Castrocucco e i Mormile, ai quali rimase fino all’abolizione del feudalesimo, sancita dalle leggi napoleoniche. Compresa nel cantone di Tursi, ai tempi della Repubblica Partenopea, col nuovo ordinamento amministrativo disposto dai francesi, all’inizio del XIX secolo, fu inclusa dapprima nel cosiddetto governo di San Lorenzo Bellizzi e poi nel circondario di Amendolara, in cui fu mantenuta anche dai Borboni. Colpita dal terremoto del principio del Novecento, partecipò alle successive vicende nazionali e internazionali. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: la seicentesca chiesa parrocchiale, che ha subito continui rifacimenti, e i ruderi del castello medievale e di una torre di guardia, del Cinquecento, lungo la costa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174305
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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