centro storico, di crinale, Bocchigliero, Bocchilierus (denominazione originaria, III secolo a.C.) (III a.C)
CARATTERIZZAZIONE DEL TERRITORIO: il centro storico di Bocchigliero si colloca nell'area di passaggio tra la Sila Greca e la Sila Grande. Il centro è un tipico insediamento di crinale addensato lungo la via principale. Tutto il territorio circostante è un sistema di vallette e crinali disegnate dal bacino del Laurenzana. I campi coltivati sono sporadici e quasi tutta l'area è coperta da una fitta vegetazione. All'infuori di Bocchigliero non vi sono altre costruzioni insediative: la più vicina è Campana a più di tre km in linea d'aria. CARATTERI IDROGEOLOGICI: il torrente di maggiore importanza che lambisce Bocchigliero è il Laurenzana. Sono però numerosi i suoi affluenti che raccolgono le acque da tutti i versanti sia a nord che a sud del centro storico. SISTEMA DIFENSIVO: tre bastioni-torri a controllo delle tre vie d'accesso al paese. Un bastione sorgeva sotto Palazzo Santoro (presenti ancora i ruderi) a presidio della via di "sciolla"; l'altro nei pressi della chiesa di San Leonardo a presidio della via "della Fontana"; l'ultimo, il più imponente occupava la zona attorno all'attuale campanile e dominava la strada che scendendo dalla Sila si biforcava per via San Leonardo e per Via Roma. Quest'ultimo era completato da un'alta torre (utilizzata poi per la costruzione del campanile maggiore) e da una torretta più piccola, una specie di caserma
- OGGETTO centro storico di crinale
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CARATTERI AMBIENTALI
DEFINIZIONE GEOLOGICA: lo strato geologico dove insiste il comune di Bocchigliero è una formazione di origine marina risalente all'era Mesozoica nell'epoca del Giurassico inferiore. I litotipi presenti sono formati da un'alternanza di calcari marnosi ed arenacei. Gli strati clastici più grossolani sono stati depositati, per mezzo di correnti di torbida, in acque relativamente profonde. Materiale carbonioso è comunemente presente nei livelli arenacei. Le intercalazioni marnose sono talora fossilifere. Permeabilità da media ad elevata, in funzione del grado di fratturazione della roccia. DESCRIZIONE GEOGRAFICA: il comune di Bocchigliero è situato sul versante ionico, alle pendici del monte Malmare, a nord-est dell’altopiano della Sila grande, nell’alto bacino del fiume Trionto, sulla sinistra della valle del torrente Laurenzana, vicino al Parco Nazionale della Calabria, tra San Giovanni in Fiore, Longobucco, Pietrapaola, Campana e Savelli (KR). Può essere raggiunto percorrendo la strada statale n.282 e dall’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria a 74Km. Il comune ha una superficie di 97,2Km², sorge a 870 m s.l.m. ed il territorio risulta compreso tra 271 e 1.453 m s.l.m. con caratteristiche montane. Il clima presenta temperature di tipo continentale. Precipitazioni nevose nella stagione invernale
- LOCALIZZAZIONE Bocchigliero (CS) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Via San Francesco, Bocchigliero (CS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il sito archeologico, che testimonia un forte insediamento ben strutturato, è reperibile in località “Basilicò” (sulla Montagna di Basilicò, in località "Cozzo della Chiesa"). Tale insediamento, posto a nord, a ridosso dell'attuale centro abitato, da cui è ben visibile, è certamente l'antica Arento. Il territorio presenta una struttura compatta, quasi un piccolo altopiano difeso da vertiginose pareti a strapiombo che lo circondano da tutti i lati eccetto ad ovest, da cui è collegato con grandi boschi di querceti e pinete della Sila. Ovunque, pietre squadrate di arenaria, di cui i proprietari e i contadini, presenti e passati, se ne sono serviti per delimitare il loro piccolo appezzamento di terreno (“cota”). Sono visibili, a valle, muraglie di difesa, cinta fortificata bruzia (sec. IV a.C.), ruderi di abitato e notevoli avanzi di un oratorio medievale bizantino (probabilmente basiliano-normanno). Ritrovamenti nel 1923 di resti di un piccolo insediamento rurale brettio e di emergenze di una piccola fattoria brettia. Tomba brezia in località “Basilicò”: essa, formata con tegole a cappuccina, evidenzia un corredo femminile con vasi di terracotta, un'anforetta per profumi, una lucerna, una grande tegola a copertura della stessa. Probabilmente sorse come una colonia di diritto latino fondata dai Romani durante la seconda guerra punica (combattuta tra Roma e Cartagine nel III secolo a.C., dal 219 a.C. al 202 a.C., prima in Europa per sedici anni e successivamente in Africa) sulle rovine di una cittadella fortificata dei Bruzi. Ne deriva anche il nome: significato "dei costruttori di botti" (Bottigliero) o da "allevatori di buoi" (BouKoleros), più semplicemente forse viene dal nome che gli diedero i coloni romani che, dedicandosi alla pastorizia, lo chiamarono "Bocchilierus", cioè paese abitato dai pastori. Un primo sviluppo dell'abitato si ebbe attorno al X secolo, quando la popolazione della costa cercava rifugio nei luoghi di montagna per sfuggire alla minaccia saracena. Casale compreso nella Contea di Cariati. Nel 1338 Roberto d'Angiò concede il feudo col titolo di Barone a Michele Cantone da Messina, il quale nel 1344 lo vende a Carlo Ruffo di Montalto. Sorto Re Ladislao il feudo venne distaccato dai possedimenti della famiglia Ruffo e nel 1678, passò ai Labonia di Rossano che vi si insediarono fino al1694, poi, ai Sambiase che lo tennero (facente parte del principato di Campana) fino al 1806. Bocchigliero fu feudo Angioino prima e Aragonese poi. Nel 1447 Carlo Francesco De Mura è investito della Baronia di Bocchigliero che nel 1482 passa a Barnaba Abenante (per rinuncia alla successione del De Muro da parte del Principe Sanseverino di Bisignano). Alla fine del'400 troviamo il Principe di Squillace in possesso dell'intero feudo di Cariati, di Campana e di Bocchigliero. Questi anni segnarono un notevole incremento del paese: ormai satura di case la contrada Destra ed essendo la Manca poco desiderata a causa della rigida esposizione, le nuove costruzioni dovettero sorgere al di sotto di via riforma, nella località oggi detta Fonta. Si venne a formare così il primo nucleo di Rione Cozzarello. Diploma di Re Roberto d'Angiò datato 25 novembre 1337 in cui concede a tal Marino Grione di Venezia il fondo San Giovanni in Foresta in quel di Rossano "acendit per viamqua itur versus Casalem Bocchiglieri". Nel 1337 esisteva Bocchigliero e la sua importanza era tale da avere una strada che lo raggiungeva (partendo dai resti della Traiana-Aquilia). Crescita demografico-economica ed edilizia del centro. All'arrivo dei Turchi le cittadine fortificate e cinta di mura opposero strenua resistenza prima però di capitolare anch'esse; l'esodo delle popolazioni dalla marina alla montagna fu grandissimo. Documenti ufficiali del 1532riportano per Bocchigliero 124 fuochi (famiglie) saliti dopo le depredazioni turche a 317. Le nuove genti insediarono Rione Fonta, Cozzarello, Ospedale, via Casalnuovo. Costruzione Chiesa Madre; capace di contenere più persone. All'inizio del '500 i fuochi (le famiglie) erano notevolmente aumentati, la popolazione era più che raddoppiata. Nel 1600 si costituisce il Principato di Campana, comprendente le comunità di Campana e Bocchigliero, che va a formare un così vasto demanio feudale da causare grandissima confusione nel 1816 momento di ripartizione territoriale tra i due comuni. Nel 1669 il Principato di Campana passa agli Spinelli, Principi di Cariati che dopo poco lo vendono ai Labonia. Passa poi nel 1678 ai Sanseverino di Sambiase già signori del Ducato di Crosia che comprendeva Crosia, Calopezzati e Caloveto e futuri tenutari, per gli Spinelli, del Principato di Cariati con i comuni di Scala, Terravecchia e Pietrapaola. A Bocchigliero furono riadattare e sopraelevate le antiche fabbriche feudali di Via San Francesco
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174284
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0