centro storico, collinare, di crinale, agricolo, Dipignano (X)

DIPIGNANO, X

Piccolo centro di origini medievali policentrico, che si caratterizza per la presenza di due nuclei: uno lineare a fuso, lungo l'attuale via Roma, che si estende a partire dalla chiesa matrice verso sud ed un secondo, disordinato, poco più a nord, lungo l'attuale via XXV Aprile. Il tessuto edilizio è per lo più di base, si distinguono pochi edifici "palaziati" legati, comunque, alla vocazione rurale. Il patrimonio storico-architettonico annovera alcuni edifici di culto, tra cui spiccano: il santuario dell’Ecce Homo, del Trecento, in stile gotico, con catacombe cimiteriali e annesso convento; la chiesa di Santa Maria delle Grazie, del XV secolo, più volte rimaneggiata; e le chiese di Santa Maria Assunta e San Mauro Abate, nella frazione di Tessano

  • OGGETTO centro storico collinare, di crinale, agricolo
  • CARATTERI AMBIENTALI Il centro storico sorge su di un altopiano che scende verso il torrente Jassa, nell'alta valle del Crati
  • LOCALIZZAZIONE DIPIGNANO (CS) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza dei Martiri, DIPIGNANO (CS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Scriveva Gabriele Barrio, erudito del '500, che il territorio cosentino contava circa cento borghi, molti per grandezza uguali a villaggi, divisi in ventidue Baglive (la Bagliva era la giurisdizione fiscale introdotta al tempo dei Normanni). Quei borghi, in parte scomparsi, formano oggi i comuni dell'hinterland cosentino: tra questi il comune di Dipignano. L'opinione prevalente degli storici collega l'origine dei Casali all'occupazione saracena della seconda metà del X secolo, quando gran parte della popolazione di Cosenza, saccheggiata e messa a fuoco dai Saraceni, cercò rifugio nelle campagne. Scongiurato il pericolo delle invasioni turche e iniziata la ricostruzione di Cosenza, non vi fu quel riflusso verso la città e i Casali rimasero abitati, seguendo le vicissitudini della "madre" Cosenza e delle sue dominazioni. In quel tempo c'era anche l'"Universitas Casalium", ente per la gestione dei territori della Sila. Ogni Casale aveva il suo "Parlamento", che eleggeva il "Mastrogiurato" nonché i rappresentanti da inviare al Consiglio dell'Università che si riuniva nella Chiesa Madre di Cosenza. Il Parlamento del casale si riuniva invece al suono della campana o nella propria chiesa principale o sul sagrato della stessa. Dipignano, compreso tra i cosiddetti “casali del Manco” per la sua posizione rispetto al fiume Crati, dal 1300 legò la sua fama ai “quadarari” o calderai, esperti nella lavorazione del rame. Verso la metà del XVII secolo, fu infeudata al granduca di Toscana, costretto a rinunciare al dominio sulla zona, a seguito della vittoriosa rivolta di Celico. Fu danneggiato dal terremoto del 1905 che colpì l'area cosentina
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174255
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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