centro storico, di crinale, lineare, agricolo, Pedace (X)
Pedace è, oggi, il centro storico della omonima località del comune di Casali del Manco, giovane comune formatosi nel 2017 (fino ad allora era comune a sè). Il borgo si sviluppa, a partire dalla piazza principale caratterizzata dalla presenza della chiesa dei SS. Pietro e Paolo, in direzione est adagiandosi all'orografia del territorio. Il tessuto edilizio è caratterizzato maggiormente da edilizia di base, a profferlo o cellule elementari, mentre sporadici sono gli esempi di palazzi nobiliari (tra i quali palazzo Martire, Curcio e Barca). Di pregio la chiesa dei SS. Pietro e Paolo con l'annesso campanile, costruito staccato dall'edificio religioso. Poco distante dal centro storico, isolato, sorge il convento di San Francesco di Paola. Il complesso si compone della chiesa dell’Annunziata, più conosciuta come Chiesa di San Francesco di Paola e dall’ex Convento dei frati minimi; entrambi sorgono su di un grosso masso che sporge sulla vallata sottostante del fiume Cardone
- OGGETTO centro storico di crinale, lineare, agricolo
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CARATTERI AMBIENTALI
Il nucleo urbano del centro storico di Pedace si colloca alle pendici del Monte Stella, comunemente conosciuto con il nome dialettale di “timpune e Stilla” e che si affaccia sulla sottostante valle del Fiume Cardone. Si sviluppa ad una altitudine media di 600 m s.l.m
- LOCALIZZAZIONE Casali Del Manco (CS) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Via Soprana, Casali Del Manco (CS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Scriveva Gabriele Barrio, erudito del '500, che il territorio cosentino contava circa cento borghi, molti per grandezza uguali a villaggi, divisi in ventidue Baglive (la Bagliva era la giurisdizione fiscale introdotta al tempo dei Normanni). Quei borghi, in parte scomparsi, formano oggi i comuni dell'hinterland cosentino: tra questi il comune di Casali del Manco il cui nome, appunto, è a memoria di tali eventi. L'opinione prevalente degli storici collega l'origine dei Casali all'occupazione saracena della seconda metà del X secolo, quando gran parte della popolazione di Cosenza, saccheggiata e messa a fuoco dai Saraceni, cercò rifugio nelle campagne. Scongiurato il pericolo delle invasioni turche e iniziata la ricostruzione di Cosenza, non vi fu quel riflusso verso la città e i Casali rimasero abitati, seguendo le vicissitudini della "madre" Cosenza e delle sue dominazioni. In quel tempo c'era anche l'"Universitas Casalium", ente per la gestione dei territori della Sila. Ogni Casale aveva il suo "Parlamento", che eleggeva il "Mastrogiurato" nonché i rappresentanti da inviare al Consiglio dell'Università che si riuniva nella Chiesa Madre di Cosenza. Il Parlamento del casale si riuniva invece al suono della campana o nella propria chiesa principale o sul sagrato della stessa. Incerte sono le origini del nome di Pedace, per alcuni derivante dal pedaggio che gli stranieri erano obbligati a pagare per attraversare il suo territorio: in effetti il paese è situato lungo alcune importanti carovaniere che, partendo da Cosenza e attraverso l’alta Valle del Crati, conducevano in Sila, a San Giovanni in Fiore, nella Valle del Neto e a Crotone. Nella seconda metà dell'anno 1000 Pedace divenne sede di Bagliva che comprendeva i casali di Serra, Jotta e Perito; fu in questo periodo che godette di privilegi ed esenzioni fiscali. Nei secoli successivi vide l'alternarsi di due domini: quello degli Angioini prima e quello degli Aragonesi dopo. Il 27 marzo 1638 fu quasi raso al suolo da un violento terremoto. Nel 1644 venne, come tutti gli altri casali, venduto al Granduca di Toscana, dal cui giogo riuscì a riscattarsi durante "la rivolta di Celico" del 23 maggio 1647. Pedace, più degli altri casali, si distinse nella lotta contro i Francesi; fu in questo stesso clima di lotte, anche interne, che si verificò l’8 Maggio 1806 un episodio noto con il nome di "Sacco di Pedace" ovvero il saccheggio e l’incendio del paese ritenuto filoborbonico da parte dei Francesi. Sempre in questi anni dilagò nel paese il fenomeno del brigantaggio
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174236
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0