Santuario Diocesano di San Donato

Ripacandida, XII

Il luogo di culto di San Donato Vescovo e Martire di Arezzo, Protettore di Ripacandida, sorge, probabilmente al principio del ’500, su un preesistente edificio religioso, che il pontefice Eugenio III, nella bolla indirizzata nel 1152 al vescovo di Rapolla, Ruggero, elenca come prima nella parrocchia di Ripacandida tra le chiese di pertinenza di Rapolla. Per i pregevoli dipinti, realizzati da un allievo di Giotto, che decorano le pareti e il soffitto del Santuario è definito la “piccola Assisi” della Basilicata. Dal 4 dicembre 2004 il luogo sacro è gemellato con la Basilica Pontificia di San Francesco d’Assisi. Nell’occasione i frati della Basilica hanno affidato una preziosa reliquia del poverello d’Assisi alle Suore Francescane Missionarie di Gesù, che si occupano della cura del tempio. Dal 12 dicembre 2010 è stato dichiarato Monumento nazionale e come «messaggero di cultura di pace per i profondi valori spirituali che da secoli trasmette». La festa principale si svolge dal 5 al 7 agosto. ll 27 giugno 2017 Padre Gianfranco Todisco ha stabilito (Prot. N. 38/17/Cu) che nella diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa esistono "ab immemorabili" speciali luoghi di culto, che già anteriormente riconosciuti dal Vescovo mons. Vincenzo Cozzi e che la chiesa di San Donato è da ritenersi Santuario Diocesano. L’11 febbraio 2025, memoria dell’apparizione di Lourdes, mons. Ciro Fanelli nel decreto «luoghi di culto presenti nel territorio della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa» (Prot. 10/25/V. R.G.) ha confermato il titolo di Santuario Diocesano di San Donato

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'