centro storico, montano, difensivo, Castronuovo di Sant'Andrea, Kastron Nobon (denominazione storica, cit. 1059), Castrou-nobou (denominazione storica, cit. 1125), Castra Castrorum (denominazione storica, XII sec.), Castrum novum (denominazione storica, cit. XIII-XIV sec.), Castronuovo (denominazione storica, ante 1863) ((?) VII a.C.-I a.C)
Castronuovo di Sant'Andrea,
VII a.C.-I a.C (?)
Il borgo, arroccato su uno sperone roccioso che domina il sottostante Fosso Manca, ha in gran parte conservato l’impianto medioevale; sono comunque evidenti le trasformazioni settecentesche e ottocentesche ad esso sovrapposte. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: il Palazzo Marchesale; l'ex palazzo della Speziale; la cappella di Sant'Andrea, edificata sul luogo dove sorgeva la casa natale del santo; la chiesa madre, dedicata alla Madonna della Neve, sorta forse sulle rovine della chiesa di S. Michele Arcangelo; la Cappella di Santa Maria delle Grazie, ricostruita sul sito della chiesa più antica
- OGGETTO centro storico montano, difensivo
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CARATTERI AMBIENTALI
Centro dell'Appennino Lucano, a sud-est della provincia di Potenza, situato a 650 metri s.l.m. nel bacino del torrente Serrapotamo; è compreso nel Parco Nazionale del Pollino
- LOCALIZZAZIONE Castronuovo di Sant'Andrea (PZ) - Basilicata , ITALIA
- INDIRIZZO Via Roma, Castronuovo di Sant'Andrea (PZ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Castronuovo Sant'Andrea ha origini antiche ma piuttosto leggendarie. Alcuni studiosi ipotizzano che la fondazione del comune lucano possa essere collegata al periodo della guerra servile (73-70 a.C.), di qui il toponimo “Castra”, accampamento. C’è invece chi esclude questa tesi collocando la fondazione di Castronuovo in relazione alle prime invasioni barbariche avvenute nel V-VI secolo d.C. quando la popolazione agreste, dispersa nelle campagne, si rifugia nell’antico campo militare, restaurandolo e rinforzandolo per salvarsi dagli invasori. Quanto al nome, in base a questa congettura, deriverebbe da “Castrum Novum”, così da distinguerlo dal precedente e il “castrum veterum”. Certamente il nome richiama un castrum, succeduto ad un accampamento preesistente situato nello stesso luogo o nei pressi; i documenti medioevali attestano l'esistenza di un fortilizio denominato Kastron Nobon e Castrum Novum. Attorno al castello, edificato per resistere ai Barbari, gradualmente nacque un borgo, cinto da mura solo ad occidente poiché gli altri lati erano naturalmente protetti da ripide pareti rupestri. Dopo l'occupazione normanna fu feudo della grande conte appartenente ai Chiaromonte che dominano l’intera basse valle del Sinni, passando nel 1320 ai Sanseverino. Ebbe tra gli ultimi proprietari i Messanelli, che ne assunsero il titolo di duca. Con la soppressione degli ordini religiosi, avvenuta nel 1807, il feudo di Castronuovo fu messo all'asta e acquistato, l'anno dopo, da Gaetano Villano e dal cognato Gianbattista Giura che nel 1809 ne persero i diritti feudali. Al toponimo Castronuovo si aggiunse, nel 1863, la specificazione "di Sant'Andrea", in onore del suo più illustre cittadino, Sant'Andrea Avellino (1521-1608), che qui ebbe i natali, oltre che per distinguerlo dall’omonimo comune dell’Abruzzo Aquilano
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700204579
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio della Basilicata
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0