centro storico, di crinale, montano, difensivo, Bella (III a.C)

Bella, post 210 a.C - post 210 a.C

Il centro storico di Bella, caratterizzato da urbanizzazione a cinte concentriche servite da numerose porte, ha origine medioevale. Tra i monumenti, oltre a ciò che resta dell’originaria struttura del castello normanno risalente all’anno Mille, spiccano la chiesa madre dell’Assunta, la più grande e la più antica del paese, e quella di Santa Maria delle Grazie, risalente al ‘500 e più volte danneggiata a seguito dei terremoti, al cui interno si possono ammirare pregevoli opere firmate anche di Giovanni Todisco. Nell’abitato si trovano inoltre vari edifici con portali del ‘600 e ‘700

  • OGGETTO centro storico di crinale, montano, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro della parte nord-occidentale della provincia di Potenza, sito a 662 metri s.l.m. su una collina posta al centro di due fiumare e alle pendici dell'isolato Monte Santa Croci, sulle propaggini orientali dell'Appennino Lucano (versante adriatico), nei pressi della foresta di Pierno
  • LOCALIZZAZIONE Bella (PZ) - Basilicata , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Castello, Bella (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il territorio di Bella è stato sempre abitato, fin da tempi immemorabili, da genti raggruppate generalmente per famiglie e parentele nei così detti ''casali'', centri, nei secoli, di vita e di lavoro sociali. Nel XII secolo comprendeva il vasto feudo di Santa Sofia, quello più piccolo delle Caldane e altri 16 minuscoli feudi, unificati poi in unico feudo. Il diffondersi delle invasioni barbariche costituì per quei casali pericolo costante e continuo costringendo gli abitanti si trasferirono dalle parti basse del territorio verso quelle alte, precisamente nell'area collinare – montana. Nel corso del Medioevo fu dotata di fortificazioni, acquistando una certa rilevanza sotto i normanni e gli svevi. Nel Trecento, dopo essere stata infeudata agli Acciaiuoli, fu assegnata ai de Alemagna, che ne furono privati in seguito alla loro ribellione contro il re Ferdinando. Venduta nella seconda metà del XV secolo ai Caracciolo di Brienza, nel 1528 fu donata da Carlo V a Ferrante d’Alarcon, dal quale passò a diversi signori, tra cui Alvaro de Mendoza e i Carafa. Verso la metà del XVI secolo fu annessa per poco al regio demanio in quanto già nel 1564 fu acquistata da Agostino Rondone di Melfi, venendo poi rivenduta ai Caracciolo di Avellino, cui subentrarono i Caracciolo-Arcella e quelli della Torella, fino al 1806 con l’abolizione dei diritti feudali. Il terremoto del 23 novembre 1980 apportò gravi danni al patrimonio urbanistico di Bella
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700204576
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
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  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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