La Torre Mattoni (o Torre di Bradano) è parte del sistema a rete di avvistamento anti saraceno realizzato nel medioevo e perfezionato del XVI secolo presente lungo la fascia costiera del Regno di Napoli. La torre si erge nei pressi della foce del fiume Bràdano, in prossimità del confine tra Puglia e Basilicata, e territorialmente ricade nella frazione Marina di Ginosa, in provincia di Taranto. La foce del fiume Bràdano finisce lambendo una pineta e un arenile, e termina in una zona paludosa del lago Salinella, un bacino profondo poco più di due metri, diviso tra la frazione Marina di Gioiosa in provincia di Taranto e la frazione Metaponto nel comune di Beralda (Matera). Il lago Sanilella, sopravvissuto alle profonde trasformazioni del secondo dopoguerra e alle estese opere di bonifica idraulica avvenute su tutta l’arco costiero, costituisce attualmente un'importante zona umida della provincia di Taranto, la più importante dell’arco jonico. Salinella, fino alla metà del anni Sessanta del ‘900 costituiva un ecosistema integro, solcato da corsi d'acqua formati sia dalle acque dolci risalenti dalla falda sia da quelle che attraverso canali provengono dal fiume Galeso; ospita una vegetazione alofila (salicornie eobioni), mentre le sponde sono coperte di canne. La fauna ittica è costituita da anguille, cefali e avanotti, ma lo specchio d'acqua funge da richiamo per uccelli migratori e stanziali Il lago Salinella è circondato da una cintura di scirpus maritimum, salicorna fruticosa, l'arthrocnemum glaucum e la suaeda fruticosa. Inoltre la macchia mediterranea, che circonda il laghetto, si arricchisce di fillirea, lentisco, e rari esemplari di ginepro fenicio alofila (salicornie eobioni), mentre le sponde sono coperte di canne. La fauna ittica è costituita da anguille, cefali e avanotti, ma lo specchio d'acqua funge da richiamo per uccelli migratori e stanziali. Il suo habitat lo rende ideale per il soggiorno delle cicogne. Anche per questo è divenuta un'area naturale protetta. Il lago è situato all'interno dell'area naturale Pinete dell'Arco Ionico, sito di interesse comunitario della costa Jonica Foce Bradano. Per poterlo ammirare è possibile visitarlo dal lato lucano, guadando il Bradano, nel comune di Bernalda. Ad Est del laghetto, nella parte pugliese, è presente la torre antisaracena costruita nel XVI secolo: Torre Mattoni. La torre ha pianta quadrata e si mostra in elevazione con forma tronco piramidale, in passato rappresentava l’ultimo avamposto costiero lucano. Intorno al 1570 il vice re spagnolo Pietro Afan de Ribera, per meglio garantire e difendere il territorio, dispose la costruzione nel territorio tra i fiumi Bradano e Tara, di tre torri (Mattoni, Marinella e Mancini), queste erano a loro volta in comunicazione visiva con altre torri presenti nell’immediato entroterra e nell’arco costiero meridionale (Torre mare, Torre Salandrella, Torre Bollita, Torra Mozza, Castello di Bernalda, Torre Accio). La torre Bradano è situata ad est dell'oasi naturale del lago Salinella e si trova all'interno dell'area naturale protetta di Stornara e nell'area naturale Pinete dell'Arco Ionico, La regione costiera dell’Arco Jonico fino ai primo anni del dopoguerra era una zona malarica, invasa da paludi generate dal ristagno dell’acqua, specie negli avvallamenti tra le dune e nelle plaghe pianeggianti presso i fiumi, e si presentavano come un insieme di dune boscose che attorniavano vari stagni costieri, e la presenza antropica, fino ai piani di bonifica dei territori, nelle estese lande paludose dell’arco Jonico Tarantino era rappresentata esclusivamente dalle Torri costiere