centro storico, di pianura, Melpignano (XII)
Melpignano,
XII
L’abitato di Melpignano presenta un tessuto urbanistico regolare, in cui l’asse maggiore è via Pellegrino, si sviluppa a partire da un nucleo centrale più antico ampliandosi in diverse direzioni. Il nucleo più antico dell’abitato è individuabile negli isolati compresi tra via Pellegrino, via Cinuria, via Cornola e via Roma, che riprende il tracciato di un’antica strada da Martano a Maglie. Al vertice meridionale sorge il Castello, mentre la piazza San Giorgio, con la struttura mercantile dei portici e la Parrocchiale, è ubicata in posizione periferica a cardine dell’incrocio tra la strada per Maglie e quella per Castrignano dei Greci
- OGGETTO centro storico di pianura
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CARATTERI AMBIENTALI
Melpignano è un centro agricolo del Salento meridionale, situato nell’altipiano a nord di Maglie, in corrispondenza della depressione compresa tra la serie di basse colline su cui sorge Corigliano (a ovest) e la Serra di Monte Vergine (a est). Città consolidata caratterizzata da margini fisici naturali e artificiali dista 26 km a ovest dal capoluogo Lecce. Situata ad un’altitudine di 86 m s.l.m. su un suolo di calcareniti tenere a grana fine e media
- LOCALIZZAZIONE Melpignano (LE) - Puglia , ITALIA
- INDIRIZZO Via Santo Stefano, Melpignano (LE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il primo signore feudale investito del possesso del feudo di Melpignano, di cui è conservata documentazione, è il barone Raho di Melpignano. Nel possesso del feudo, al suddetto barone succede Isabella e poi il figlio di questa Raho e in seguito il barone Pandolfo. Sul finire del Trecento il feudo melpignanese sarebbe appartenuto ai Lettere e da questi sarebbe passato ai Francone per il matrimonio (1396) tra Antonia Lettere con Andrea Francone. Dai Francone il feudo, intorno alla metà del Quattrocento, sarebbe tornato in potere della Regia Corte e da questa, nel 1463 in riconoscenza dei servizi resi, il re Ferdinando I d'Aragona, presente in Galatina, dona il feudo ad Antonio d'Aiello. Con la morte di questi, il 28 maggio 1477 su supplica di Nicola Antonio de Ayello de Taranto il suddetto sovrano concede ancora a quest'ultimo il possesso del casale di Melpignano e del casale di Lizzano. L'abitato di Melpignano cinto ben presto da mura, risente, oltre al fenomeno con la costruzione di chiese e cappelle nel suo interno, della vivacità commerciale che pienamente lo investe in tutte le sue strutture abitative e di produzione. Lo spazio pubblico si sviluppa a partire dal XV secolo, raggiungendo l’attuale conformazione nella prima metà del Cinquecento. Il tessuto urbano si accresce in maniera omogenea intorno al nucleo antico ed è ricco di episodi sia di edilizia sacra che civile datati tra il XVI e il XVIII secolo. Dopo i d’Ayello Melpignano appartenne ai Mosco, ai Dellanos e quindi ai Castriota che rifecero il Castello. Ai Castriota succederanno gli Acquaviva d’Aragona e quindi, ultimi feudatari, i De Luca
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365592
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0