centro storico, di pianura, agricolo, Racale (XVIII)

Racale, 1743 - 1743

La perimetrazione urbana è presto scavalcata dal sorgere di borghi costituitisi attorno ad alcune chiese sorte extra moenia: Borgo S. Pietro (attorno all’omonima chiesa non più esistente); Borgo S. Vito (area attuale piazzetta della Pace); Borgo S. Giovanni Battista, il più antico, attorno all’omonima chiesa (oggi dell’Immacolata); Borgo S. Sofia, sorto intorno all’omonima chiesa crollata e non più ricostruita. L’abitato intra moenia è tagliato trasversalmente da due assi viari primari: l’antica “via del Trave”(oggi via Umberto I), sulla quale prospetta il Castello, e la “rova grande” (oggi via Regina Margherita). Alla metà del Settecento, in occasione di una ripresa demografica, ha inizio la demolizione della cinta muraria (in buona parte già rovinata dal sisma del 1743) con conseguente colmamento dei fossati. All’abbattimento delle strutture difensive fanno seguito gli sventramenti e le demolizioni operate nel corso dell’Otto e del Novecento all’interno dell’antico tessuto edilizio, con conseguente scomparsa di interi isolati e di alcuni significativi episodi architettonici

  • OGGETTO centro storico di pianura, agricolo
  • CARATTERI AMBIENTALI Città consolidata caratterizzata da margini fisici naturali e artificiali, dista 50 km a sud-est dal capoluogo Lecce. Situata ad un’altitudine di 50 m s.l.m. su un suolo a calcareniti tenaci a grana medio-grossolana
  • LOCALIZZAZIONE Racale (LE) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Regina Margherita, Racale (LE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il primo feudatario di Racale è Guglielmo Bonsecolo, il quale riceve la baronia da Tancredi d'Altavilla; nel 1290, ma con alcune interruzioni fino ai primi del Quattrocento, subentrano i Della Marra. Nel 1411 la baronia è infeudata ai Tolomei, famiglia di origine senese la cui signoria sulle terre di Racale, Felline e Alliste si protrae fino al 1595. Le tracce più significative presenti nel territorio documentano la diffusione tra il IX e il X secolo del monachesimo italo-greco: ne sono testimonianza la costruzione di abbazie, laure e calogerati ricavati ai piedi della Serra degli Specchi e di grancie. L'avvento dei Normanni favorisce l'insediamento dell'ordine benedettino, che soppianta gradualmente il monachesimo greco: sorge così nel 1085 un cenobio accanto al quale viene successivamente edificata la chiesa di S. Maria la Nova (1169). Secondo la storiografia locale l'assetto urbano riceve una prima definizione agli inizi del XII secolo, quando il casale è fortificato ad opera del normanno Goffredo, conte di Nardò e di Conversano. È più probabile che l'abitato abbia assunto le caratteristiche di un piccolo centro fortificato, con una propria fisionomia urbana, intorno alla prima metà del Quattrocento. L'impianto quadrangolare della Terra murata, con vertici rafforzati da torri e il maniero posto a cavaliere sul versante sud-occidentale, è il frutto della sistemazione urbanistica promossa dalla famiglia Tolomei. Nel 1682 la possente cortina muraria, alta venti metri, spessa otto e circondata da un fossato viene descritta come accessibile da tre porte, Porta Grande della Terra, a levante, Porta Cequina e portella piccola del Castello
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365572
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
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  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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