centro storico, di pianura, Sternatia (XIV)
Sternatia,
1334 - 1334
Il nucleo centrale dell'abitato contornato da ampie vie di circonvallazione, conserva la sua originaria forma quadrata; quest'ultima attraversata in diagonale da una coppia di assi rettilinei (le attuali vie Platea e Pizzo). La via Platea – probabilmente l’antico asse che collegava Soleto con Lecce – metteva in comunicazione le due porte che si aprivano a nord e a sud: la Porta Lecce, andata distrutta e ubicata nell’attuale piazza Umberto, e la porta Filìa, tuttora esistente
- OGGETTO centro storico di pianura
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CARATTERI AMBIENTALI
Sternatia è un centro agricolo del Salento meridionale, situato nell'ondulato altipiano a sud est di Lecce, in un avvallamento tra due basse colline parallele, dirette da nord ovest a sud est. Sternatia sorge lungo un asse viario trasversale che collegava l’Adriatico allo Ionio, Roca Vecchia con Gallipoli
- LOCALIZZAZIONE Sternatia (LE) - Puglia , ITALIA
- INDIRIZZO Via Platea, Sternatia (LE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE ETA' MEDIEVALE: il sito di Sternatia, centro ellenofono in età bizantina, casale nel periodo normanno e sotto gli Svevi, assunse importanza soprattutto con gli Angioini. Una cronaca galatinese del Cinquecento riporta che il paese era stato munito nel 1334 di una struttura muraria. Con i Del Balzo la sua storia si intreccia con quella della Contea di Soleto. Con l’acquisto di Giovanni dell’Acaya nel 1464, il feudo ritorna alla Regia Corte che lo vendette a Bellisario Acquaviva, barone di Nardò. Sull’area dove oggi sorge palazzo Granafei sorgeva il Castello degli Orsini del Balzo; modificato dagli Aragonesi, non resistette all’assalto turco del 1480. Dopo l’assedio la struttura difensiva dovette essere rafforzata e consolidata. ETA' MODERNA E CONTEMPORANEA: alla fine del Cinquecento Sternatia raggiunse la massima densità demografica. In questi anni passò dagli Acquaviva prima ai Personè e poi ai Cicala che la tennero fino al 1733, quando fu venduta a Giuseppe Maria Granafei. Con i Granafei, ultimi feudatari del luogo, il castello si trasformò in una delle residenze nobiliari più importanti del Salento. L’imbocco della strada è segnato da una colonna angolare con iscrizione e la data del 1575. Il Seicento lasciò ben pochi segni a Sternatia: non a caso si assiste ad una regressione demografica, e il fenomeno si protrae anche nel corso del Settecento. Ricco di significativi fermenti anche nel settore dell’edilizia, sia religiosa che civile, è invece il Settecento. Il complesso dei Domenicani, insediatisi nel 1491, seguito dai Francescani, chiuso a seguito della Riforma innocenziana e riaperto nel 1674 su richiesta dei cittadini, fu ricostruito agli inizi del Settecento nell’attuale sito più in prossimità dell’abitato. Negli stessi anni viene riedificata la Matrice, che, con la sua imponenza, si colloca a metà dell’asse di via Platea, in posizione baricentrica rispetto all’abitato. L’altro importante cantiere della prima metà del Settecento è il Palazzo Marchesale
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365554
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0