centro storico, di pianura, Corigliano d'Otranto, Corigliano (denominazione storica, fino al 1862) (VI–XI)

Corigliano D'otranto, VI–XI

Centro di pianura, di origine antica. Il nucleo originario dell'abitato è stato individuato nell'isolato rettangolare compreso tra le vie Capiterra e Cavour. L'abitato era dotato di un castello e di una cinta muraria ed era attraversato, in senso longitudinale, dall'asse di collegamento tra due poli urbani, il Castello e la Parrocchiale, in prossimità di ognuna delle due emergenze si apriva una porta. L'asse di collegamento interno, diviso in via della Piazza (attuale via D. Alighieri) e via della Matrice Chiesa (via Chiesa) si allargava al centro in una piazza dove poi furono innalzate una colonna votiva e la Torre dell'orologio. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: il cinquecentesco castello baronale, fatto costruire dal De' Monti e più volte rimaneggiato; il palazzo Comi; la cinquecentesca parrocchiale di San Nicola rifatta nel 1743 affiancata da un campanile tardo-gotico del 1465; l'arco dei Luchetti del 1497

  • OGGETTO centro storico di pianura
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro del Salento meridionale sito tra la piana Terra d'Otranto e l'altopiano delle Murge salentine, a sud del capoluogo provinciale
  • LOCALIZZAZIONE Corigliano D'otranto (LE) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Corigliano D'otranto (LE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sorto forse in epoca romana, fu sotto il dominio greco-bizantino (sec. VI-XI), di cui si conservano tracce nel dialetto locale, e accolse monaci basiliani che vi aprirono fiorenti scuole. Il rito greco fu mantenuto fin verso la fine del Seicento. Il primo documento scritto in cui compare il nome di Corigliano risale al 1192, quando il re normanno Tancredi d'Altavilla lo concesso in feudo a Pietro Indini. Nei secoli successivi passò sotto il controllo di varie famiglie di feudatari, tra cui i Sanfelice, i Ceppoy e i Tremblaye e, nel corso del Quattrocento, gli Enghien e i Del Balzo Orsini. Sotto gli aragonesi fu concessa agli Indrini fino a quando, con l'estinzione di quest'ultimo casato, Ferdinando I d'Aragona la infeudò al barone De' Monti. Gli ultimi ad averne il possesso furono i Trani e i Pignatelli
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365534
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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