centro storico, collinare, concentrico, Rutigliano (XI)

Rutigliano, XI

Centro della provincia di Bari. Presenta funzioni residenziali, produttive, artigianali e religiose

  • OGGETTO centro storico collinare, concentrico
  • CARATTERI AMBIENTALI L'abitato è situato a circa 20 km dal capoluogo pugliese, sui primi rilievi delle Murge a circa 100–200 m s.l.m
  • LOCALIZZAZIONE Rutigliano (BA) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Umberto I, Rutigliano (BA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’origine del centro abitato si attesta all'età medievale, probabilmente frutto della fusione di piccoli centri del territorio rutiglianese, in una posizione favorevole ben collegata sia ai centri interni attraverso la via per Taranto, sia alla costa attraverso Lama Giotta e Lama San Giorgio. La collina di Rutigliano costituisce una zona di contenimento per un’ampia fascia che va da NO e NE costituita da sedimenti argillosi, determinando una situazione idrogeologica particolare per la quale le acque trattenute dallo strato impermeabilizzante di argilla trovano più facile via di fuga attraverso falde che raggiungono quote altimetriche più basse attraversando il sottosuolo della collina nella linea di deflusso di Lama di Corte Per quanto riguarda l’origine del borgo medievale la maggior parte degli studiosi ritengono che Rutigliano possa annoverarsi tra quei centri urbani risultato dell’unione dei vari abitanti dei piccoli centri della campagna rutiglianese o se l’attuale area già abitata si sia man mano accresciuta dei diversi nuclei di popolazione in essa confluiti ampliando una struttura urbana preesistente. I documenti più antichi attestano l’esistenza di un centro urbano a partire dalla metà dell’XI secolo. Un documento del 1044 (Codice Diplomatico Barese, IV, n. 30) parla di una vendita di proprietà in loco Rutigliano, citato poi nel 1059 in una bolla papale di Nicolò II, nella quale il papa si rivolge ai religiosis viris della chiesa di S.S. Pietre et Pauli in loco Rutigliano. Nel 1304 Rutigliano diventa feudo del Real Capitolo di S. Nicola di Bari come si evince da due pergamene del Codice Diplomatico di Bari (CDB XIII, doc. 135-136-137). Il passaggio da loco a castellum avviene, probabilmente, alla fine dell’XI secolo, complice la presenza normanna e le volontà autonomistiche di Rutigliano dal centro di Conversano. A tale passaggio analisi relative all’impianto urbano di Rutigliano attribuiscono fasi successive di accrescimento urbanistico ancora leggibili nella planimetria. L’assetto urbano raggiunto nel XII secolo viene successivamente mantenuto dagli Svevi e gli Angioini che dominano Rutigliano fino al XIV secolo. Il nucleo più antico medievale doveva concentrarsi nell’area tra Santa Maria della Colonna, probabilmente corrispondente all’area di SS. Pietro e Paolo, e la cosiddetta Torre Normanna. I documenti traducono l’esistenza di un castello più esteso di una singola torre, funzionante come residenza e presidio di difesa da età normanna. La cinta muraria che cingeva l’abitato è ancora percepibile nell’odierno assetto urbano, purtroppo non rimangono resti significativi, ma solo scarsi lacerti murari inglobati in abitazioni moderne soggetti a svariati rifacimenti databile tra XI e XII secolo. Il nucleo centrale corrisponde all’impianto di età medievale. Lo schema urbanistico traduce la presenza di un fulcro centrale intorno al quale, in maniera centripeta, si sviluppa il resto del corpo urbano. Come in altri centri di nascita feudale tale fulcro coincide con gli edifici espressione del potere: a Rutigliano il tessuto urbano di età medievale, dall’XI al XIII secolo si organizza intorno alla chiesa matrice (oggi Santa Maria della Colonna) e alla torre normanna, che doveva fare parte di un sistema difensivo di età Normanna più articolato con altre pertinenze difensive (probabilmente una seconda torre quadrata e altri corpi di fabbrica) da collegare con le mura e le tre porte urbiche (Porta Castello ad Est, Porta di Bari a Nord e Porta Siconis a Sud). Nata come centro feudale dall'XI secolo, Rutigliano rimane feudo fino al XIX secolo (dal 1646 al 1708 Rutigliano fu ceduta in fitto ai Duchi Caraffa di Noja del Capitolo di San Nicola). Tra Basso Medioevo ed età moderna sulla scorta della probabile maggiore articolazione del castello urbano fu modificato l'intero assetto urbanistico, pur non registrando una grande espansione al livello planimetrico. La persistenza dell'impianto moderno e contemporaneo sul perimetro di età medievale e la ridotta espansione della planimetria urbana, fa registrare in età moderna e contemporanea soprattutto modificazioni ‘verticali' delle fabbriche urbane. Le modificazioni furono, infatti, più volte legate al restauro e rifunzionalizzazione di edifici di età medievale, ne è esempio il torrione circolare riutilizzato dai nobili De Franceschis. Tra Cinquecento ed Ottocento fiorente è la costruzione di Palazzi di carattere nobiliare (solo alcuni dei palazzi nobiliari, realizzati tra il Cinquecento e l'Ottocento, si segnalano il Palazzo De Franceschis, il Palazzo Pappalepore, il Palazzo Moccia dell'Erba, il palazzo Guidotti o dei “diamanti”, il Palazzo Antonelli, la Casa De Leone, il Palazzo Settanni) di committenza delle famiglie feudatarie. Insieme all'edilizia civile, anche quella religiosa si concentra in trasformazioni di carattere architettonico e artistico delle fabbriche già esistenti, come ben visibile in Santa Maria della Colonna o nel Convento delle Suore Crocifisse, già delle Clarisse, edificato agli inizi del Cinquecento. L'arredo scultoreo e pittorico conservatosi, testimonia e avvalora la presenza e la circolazione a Rutigliano di maestranze d'arte: un esempio è il Crocifisso ligneo del XV secolo, la tela dell'Immacolata di Giovan Battista Lama (1708), cognato di Paolo De Matteis; l'altare maggiore della chiesa dei Cappuccini, arredata da tele del Seicento e del Settecento, unica opera nota del pittore barese Nicolanardi Ferdinandi (1623). Ad avvalorare il carattere di una trasformazione urbanistica che concentra prevalentemente le sue operazioni urbanistiche sul medesimo impianto è possibile notare come alcune strade si chiudono, diventando ‘vico', e perdendo la propria funzione di viabilità vera e propria. Dal XIX secolo Rutigliano si pone come centro afferente al capoluogo pugliese, Bari, da cui dista circa 20 km. Si connota per una particolare vocazione agricola (in particolare per la produzione dell'uva)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365470
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bari
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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