centro storico, difensivo, Casamassima (XII)
Casamassima,
XII
Centro della provincia di Bari. Presenta funzioni residenziali, religiose, produttive, artigianali, assistenziali e pubbliche
- OGGETTO centro storico difensivo
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CARATTERI AMBIENTALI
Casamassima si trova ai piedi delle Murge con un'altitudine media di 230 metri. Il territorio è caratterizzato da terreni molto fertili e dalla presenza di Lama San Giorgio che scorre presso il Bosco di Marcedd
- LOCALIZZAZIONE Casamassima (BA) - Puglia , ITALIA
- INDIRIZZO Piazza Santa Croce, Casamassima (BA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il toponimo Casamassima trarrebbe origine, secondo studiosi locali, da castrum-maximi. A partire dal 1179 si ascrivono le prime notizie certe relative alla città, feudo che nacque durante la dominazione normanna. L'unica torre quadrangolare superstite, un vero e proprio donjon, testimonia l'esistenza del ben più articolato sistema murario bassomedievale, inizialmente costituito da trentatre dispositivi turriti. Con l'avvento degli svevi Federico II privò Casamassima della dignità feudale, che fu ripristinata nel 1254 dall'imperatore Corrado IV. Nel 1348 subì il saccheggio delle truppe ungheresi, che provocò la distruzione di numerosi edifici. A partire dal 1384, in piena età angioina, fu annessa al Principato di Taranto. Nel corso dell'età moderna si avvicendarono diverse famiglie feudatarie tra le quali i Brienne, i d'Enghien, i Lussemburgo, gli Orsini e gli Acquaviva d'Aragona. Nel 1608 fu acquistata da Michele Vaaz, conte di Mola di Bari, in seguito passò ai De Ponte di Napoli e successivamente ai Caracciolo, ultimi feudatari prima della definitiva abolizione napoleonica della feudalità. Il borgo medievale, entro le cui mura si concentreranno anche gli interventi architettonici d'età moderna, si sviluppò intorno alla dimora padronale, configurando l'impianto urbanistico tipicamente curtense. Del basso medioevo si conservano soltanto la torre campanaria e l'abside della chiesa matrice dedicata al Santissimo Crocifisso. Nel Medioevo le porte urbiche erano due: Porta del Lago e Porta del Molino o della Piazza. Un terzo ingresso urbano impostato sul lato settentrionale delle mura, Porta Nuova, fu aggiunto nel XVIII secolo su committenza della famiglia De Ponte, feudatari dell'epoca. Porta della Piazza costituisce il principale ingresso al centro antico: lo status quo attuale con la cella campanaria apicale 'a tholos', eretta sull'attico dell'accesso urbico, riconduce al rifacimento del 1841, eseguito su progetto dell'architetto locale Angelo Michele Pesce. A partire dal XIX secolo la denominazione originaria di questa porta mutò in Porta Orologio. All'interno del circuito murario il borgo è definito da strade tortuose che delimitano gli isolati, organizzati intorno a corti, dalle quali si accede a vicoli senza uscita, chiamati chiassi. Le prime notizie del feudo normanno di Casamassima riconducono al 1179. La città bassomedievale era cinta da mura intervallate da ben trentatré torri e dalle due porte urbiche del Molino o della Piazza e del Lago, tuttavia le uniche testimonianze architettoniche medievali sono la torre campanaria e le absidi della chiesa matrice di Santa Croce. La storia moderna di Casamassima è segnata dal continuo passaggio del giogo feudale, per cui la città era costantemente posta alle dipendenze feudali dei paesi confinanti, in primis di Conversano e Acquaviva delle Fonti. Del nucleo bassomedievale rimangono soltanto le absidi, nella parte dell'intradosso, e la torre campanaria della chiesa madre del Santissimo Crocifisso. L'impianto urbanistico si sviluppa all'interno del tracciato murario preesistente. La caratteristica principale della città moderna è costituita dal tipico colore azzurro degli intonaci esterni delle abitazioni, apportato come ex voto mariano per lo scampato pericolo pestifero. Il monastero di santa Chiara è l'edificio più monumentale costruito in età moderna: fondato nel 1573 da Antonio Acquaviva d'Aragona, nasce come orfanotrofio, poi trasformato nel monastero delle clarisse. L'espansione extra moenia del paese interessa in primis l'area suburbana nelle immediate vicinanze di Porta dell'Orologio, dove sorge Piazza Moro. L'iconema della città ottocentesca è costituito dalla sopraelevazione di gusto neoclassico di Porta Orologio: sul preesistente fornice cinquecentesco nel 1841 fu impostato, su progetto dell'architetto Angelo Michele Pesce, la torre troncopiramidale sormontata dal tholos apicale sorretto da colonnine doriche. Le principali arterie stradali da cui si origina l'andamento topografico contemporaneo a scacchiera sono determinate dai corsi Garibaldi e Umberto I
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365448
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bari
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0