centro storico, di pianura, Massafra (seconda metà X)

Massafra, X seconda metà

La Gravina di S. Marco divide il borgo antico detto "terra" caratterizzato da strette vie, dall’ottocentesco "Borgo Santa Caterina". Deve il suo nome all’omonima cripta risalente al VI secolo, la chiesa-cripta di San Marco, la meglio conservata delle cripte cittadine. All’interno della gravina ci sono numerose testimonianze di quella che è stata definita la civiltà rupestre, che nell’alto medioevo utilizzò le grotte di origine carsica prima a scopi abitativi, e successivamente come luoghi di culto. Su essa si affaccia il Castello di Massafra, le cui prime notizie risalgono ad un documento longobardo del 970. La struttura è tipica dei castelli pugliesi, a forma quadrangolare con torri ad ogni angolo, tre delle quali di forma circolare e quella che affaccia a sud-est a forma ottagonale. Il nucleo originario è caratterizzato da planimetria irregolare con un intricato labirinto di strade strette e tortuose all'interno del quale si trova l’Antica Chiesa Madre di San Lorenzo Martire, intitolata al Santissimo Crocifisso, costruita nel XVI secolo su di una preesistente cripta medievale. Fra le altre testimonianze storico-architettoniche meritano una menzione particolare la Chiesa della Madonna di Tutte le Grazie, nella parte sud della gravina della Madonna della Scala, costruita tra il 1648 e il 1655; la Chiesa di Sant'Agostino con convento annesso; la Chiesa dei Santi Medici, dedicata ai santi Cosma e Damiano, situata nella cosiddetta "Serra"; il Duomo dell’Immacolata Concezione di Maria, iniziato nel 1853 e terminato solo nel 1931; la piccola chiesa di San Toma, il cui retro coincide con l'unica porzione conservata delle mura medievali dell'abitato; il palazzo signorile dei nobili de Notaristefani, patrizi di Ravello; la "Torre dell'Orologio", costruita nel XVIII secolo dal feudatario Michele II Imperiale come torre civica

  • OGGETTO centro storico di pianura
  • CARATTERI AMBIENTALI Il centro è sito sulle estreme propaggini dell’altopiano della Murgia sud-orientale, a pochi kilometri a nord di Taranto, in una posizione particolare caratterizzata e definita dalla presenza di due gravine, quella di San Marco ad ovest e quella della Madonna della Scala ad est, all'interno del vasto Parco naturale regionale Terra delle Gravine
  • LOCALIZZAZIONE Massafra (TA) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Messapia, Massafra (TA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La presenza umana è attestata sin dal Neolitico a ridosso della gravina della Madonna della Scala, spopolatasi in seguito, nella parte settentrionale, per privilegiare una posizione più a sud, davanti alla Matrice. Da questo nucleo e con vari ampliamenti successivi caratterizzati anche dalla costruzione dell’imponente ponte sulla gravina di San Marco, nasce la città moderna e contemporanea. Nelle prime fasi di frequentazione dell’area l’unità abitativa era costituita dalle grotte, naturali o scavate nel tufo, formate da più vani, distribuiti su piani diversi, dotate di sistema di canalizzazione delle acque piovane con vasche e cisterne, collegate da sentieri, scalette e cunicoli. Nell’insieme formavano dei villaggi, che presentavano oltre alle abitazioni degli ambienti destinati sia alle attività lavorative sia al culto cristiano. Nel XII secolo l’abitato di Massafra era costituito prevalentemente da grotte che si disponevano attorno al Castello normanno, ma abbiamo notizia di un castrum sin dalla seconda metà del X secolo. Tra il XIV e il XV secolo alle costruzioni in grotta si affiancarono strutture in elevato, ponendo così le basi per la formazione del nucleo medievale della città che arrivava ad est fino alla gravina di San Marco. Il circuito delle mura medievali, secondo le ipotesi ricostruttive, partendo dal castello passava alle spalle della chiesa di S. Toma, per poi scendere su via Muro a ovest e seguire a sud l’andamento delle attuali via Saverio Fanelli e via La Terra. Vicino la chiesa Matrice vi era la cd “Porticella”, mentre a nord vi era “Porta della Cava” e a N-O “Porta della Buona Sera”. Sotto il dominio dei Pappacoda la città si risollevò dalla crisi causata dal passaggio delle truppe di Carlo VIII, e fu ornata di preziose opere come il tempio di S. Rocco con l’annesso convento (oggi scomparsi), la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli con il convento degli Antoniani, il monastero degli Agostiniani annesso alla chiesa di Santo Stefano, il convento dei Cappuccini (parzialmente crollato nel 1973); venne inoltre ricostruito il Castello e fu costruita la chiesa di S. Lorenzo. Nel Cinquecento l’abitato era suddiviso in pittagi disposti tra il castello e le vie Appia e Consolare. L’asse maggiore della città, via La Liscia, collegava l’area all’interno delle mura con il quartiere dei SS. Medici collocato aldilà della gravina di S. Marco. Nel XVI secolo lungo questo asse maggiore vengono costruiti vari edifici, ma il fervore edilizio coinvolge anche l’area più a nord: iniziò infatti la lottizzazione del parco baronale della Serra, odierno quartiere della “Piazza”, dove furono edificati i palazzi delle famiglie benestanti, la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli e dove furono aperte oltre 200 “vicinanze” (case-grotta scavate nella roccia) per le famiglie sfollate dalla gravina di San Marco, a causa di un crollo delle grotte, ma forse anche per un incremento demografico. In seguito alla sistemazione di quest’area e all’apertura della Strada Maggiore (prolungamento di Via La Terra), i confini urbani si spostarono più a nord fino alla cappella della Trinità. Nel Seicento il processo di trasformazione non presenta particolari evoluzioni; continuano ad essere costruite dimore per le famiglie benestanti e le vicinanze cominciano ad essere inglobate nelle “corti”. Sotto gli Imperiale vengono fatte alcune trasformazioni all’interno del castello, viene costruito il monastero delle Benedettine, e ricostruita la chiesa degli Agostiniani. Nel Settecento il centro di Massafra verteva ormai su Piazza Garibaldi, che era sicuramente più grande di oggi, in quanto nell’Ottocento furono eseguiti alcuni lavori che causarono la riduzione dimensionale della piazza
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365423
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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