centro storico, concentrico, difensivo, Andria, Andre (denominazione originaria) (XI)

Andria, 1046 - 1046

È il centro antico più grande dell’intera Italia meridionale. E’ possibile avere la visione di come era strutturata Andria Medievale, ossia il quartiere grotte di Sant’Andrea, fatto di un intricato di grotte tufacee e stradine adiacenti, visitando la zona di Via Fellecchia, una piazzetta lastricata sottoposta rispetto al livello delle strade di accesso che conserva intatto l’impianto abitativo originario. Altro quartiere tra i più antichi e caratteristici del grande centro storico, che conserva la struttura originaria fatta di vie, viuzze, vicoli, passaggi sotterranei e a cielo aperto, è il quartiere Casalino – Vaglio. Delle vecchie mura rimane traccia solo nell’andamento ripreso dalle attuali via O. Jannuzzi, via A. De Gasperi, via Orsini, via G. Bovio, via Pendio San Lorenzo e via Porta Nuova. I resti del castello invece sono probabilmente riconoscibili nelle murature di un edificio ubicato in via A. De Gasperi, nei pressi di Porta Castello. Delle porte esistenti all'epoca, solo questa di S. Andrea è ancora in piedi. Tra i monumenti figurano il palazzo municipale, risultato della trasformazione ottocentesca di un convento francescano; il palazzo ducale; la torre dell’Orologio; la cattedrale di Santa Maria Assunta in cielo

  • OGGETTO centro storico concentrico, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro della provincia di Barletta-Andria-Trani situato a 151 m s.l.m. sul pendio inferiore delle Murge, a 55 km a nord-ovest di Bari ed a 10 km dal Mare Adriatico
  • LOCALIZZAZIONE Andria (BT) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Pier delle Vigne, Andria (BT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le fonti documentarie attestano che nel X secolo l'area occupata dall'attuale centro abitato era denominata “locus Andre”. Circa un secolo più tardi Pietro I, conte di Trani, fortificò “Andre”, verosimilmente già sede di un villaggio rurale, racchiudendo entro una cinta muraria dotata di torri anche alcuni “loci” attigui (Katacano, Kanosera, Lagarone, Cripiutae, Casalino). La struttura difensiva era caratterizzata da due porte, Porta Castello, verso Trani, e Porta Santa, verso l'entroterra. Successivamente, nel 1230, fu realizzata la Porta di S. Andrea; l'insediamento fu contestualmente dotato di un castello. Al periodo compreso tra l'XI e il XIII secolo è ascrivibile l'edificazione della Cattedrale di S. Maria Assunta e delle chiese di s. Nicola di Trimoggia, s. Annunziata S. Ciriaco, S. Agostino, S. Chiara e S. Francesco, quest'ultima con annesso edificio monastico. Durante il regno angioino Andria fu concessa in dote a Beatrice d'Angiò, figlia di Carlo II e sposa di Bertrando Del Balzo, conte di Montescaglioso. Tra il XIV e il XV secolo quest'ultima famiglia fu protagonista della scena politico-amministrativa della città. In questo periodo furono edificate le chiese di S. Angelo De' Meli, S. Giovanni Battista, S. Maria Vetere, S. Agostino, S. Domenico e, nei pressi della Cattedrale, la dimora signorile della famiglia Del Balzo. Durante questo periodo le mura che cingevano l'abitato furono dotate di torri a pianta circolare e di un'ulteriore porta, Porta la Barra, che sostituì Porta Santa. Dopo la conquista del Regno di Napoli da parte del re di Spagna Ferdinando il Cattolico nel 1504, Andria fu assegnata a Gonzalo Férnandez de Cordoba e poi a suo nipote, Fernando Consalvo II. Egli nel 1552 cedette Andria a Fabrizio Carafa, conte di Ruvo, che divenne il primo duca di Andria. Quest'ultimo restaurò la residenza dei Del Balzo conferendole l'aspetto che caratterizza attualmente il Palazzo Ducale. A partire da questo momento le famiglie aristocratiche e borghesi di Andria stabilirono la propria dimora in edifici di notevole pregio architettonico dislocati nella porzione centrale dell'abitato. Tra le residenze realizzate in età moderna si ricordano in particolare i palazzi Porro-Regano, De Excelsis, Giugno, Vito Nicola Porro, gli edifici ubicati nelle vie Anellis e Corrado IV e la casa palazzata situata presso il Bastione di Porta Castello. Tra XVI e XVII secolo sono realizzati all'interno dell'abitato il convento dei Padri Cappuccini, il monastero di S. Benedetto, la chiesa di S. Maria dei Miracoli e il Santuario della Madonna dell'Altomare, mentre al di fuori delle mura, è documentata la nascita di piccoli borghi. Agli inizi del XIX secolo gli ultimi eredi dei Carafa vendettero il Palazzo Ducale alla famiglia Spagnoletti Zeuli
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365399
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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