centro storico, collinare, difensivo, religioso, Sant'Agata di Puglia, Artemisium (denominazione storica), San'Agata (denominazione storica) (IX)
Sant'agata Di Puglia,
887 - 887
Città consolidata caratterizzata da margini fisici naturali e artificiali, delimitata da viabilità, situata a sud-ovest rispetto a Foggia. Presenta funzioni di culto, produttive, artigianali e residenziali. I collegamenti interni sono pedonali e carrabili. È un comune dei Monti Dauni al confine con l'Irpinia. Il borgo è reso inconfondibile dal profilo delle case che si raccolgono degradanti intorno alla collina dominata dalla mole del castello
- OGGETTO centro storico collinare, difensivo, religioso
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CARATTERI AMBIENTALI
Situata su uno dei monti del Sub-Appennino Dauno Meridionale, a 800 metri sul livello del mare
- LOCALIZZAZIONE Sant'agata Di Puglia (FG) - Puglia , ITALIA
- INDIRIZZO Via Roma, Sant'agata Di Puglia (FG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il primo nucleo è riconducibile alla Rocca, sorta nel sito chiamato “Artemisium” di probabile origine romana, in un luogo naturalmente inaccessibile e a controllo strategico della valle del Calaggio e dell'asse viario Benevento-Siponto. Con la diffusione del Cristianesimo la Rocca viene ribattezzato “San'Agata”, a devozione della martire catanese, forse a seguito del trasferimento a Roma delle sue reliquie avvenuto nel 592 d.C. La topografia del sito, fortemente scosceso e inespugnabile, e la posizione lungo la frontiera con il Ducato di Benevento, richiama i Longobardi che qui insediano una strategica roccaforte del loro Gastaldato. Il cronista Erchemperto attesta l'esistenza del castrum longobardo nell'887 e nel 969 Sant'Agata è menzionata in un editto di Landolfo, primo arcivescovo di Benevento, capitale del Ducato longobardo, insieme a paesi e casali vicini quali Accadia, Panni, e San Pietro d'Olivola, tra i centri tenuti a versare la tassa sinodale. Ai primi dell'XI secolo il castrum risulta appartenere ai principi beneventani Landolfo e Pandolfo; successivamente, nella seconda metà del secolo, è oggetto di aspre contese tra le dinastie normanne interessate a detenere il possesso di quella che, secondo lo storico Maruotti, era diventata la capitale di una importante “comestabulia” (circoscrizione militare-amministrativa del reame). Troviamo, pertanto, nel 1075 il “Castrum sanci Agadii” menzionato per la strenua difesa opposta a Roberto il Guiscardo da Abagelardo, nipote ribelle del duca; nel 1086 il duca Ruggiero, figlio di Roberto il Guiscardo, è padrone della rocca, successivamente, nel 1095, Rainolfo Brittone e suo figlio Ioele si dicono “seniori de civitate Sancti Agathe”, titolo poi passato all'erede Riccardo che detiene la fortezza fino al 1133, anno in cui la cede al re Ruggiero II per il fatto che, posta su inaccessibile monte, domina quasi tutta la Puglia. Con la cessione di Sant'Agata al re, il castrum da feudale diventa castello regio. Il centro è poi sfruttato dagli Svevi prima (Federico II ne fa una Castellania e inserisce la Rocca nel gruppo dei “castra exempta”, i castelli amministrati direttamente dal regio demanio e scelti come sede residenziale dall'imperatore), e dagli Angioini poi, sotto la cui dominazione il castello è ancora regio e il suo feudo assegnato alla famiglia Jonville; da questa passa ad Andreis de Perretto, la cui vedova, contessa di Troia, lo trasmette a Francesco Orsini dei duchi di Gravina. Nel 1576, la signoria viene venduta per 36.000 ducati ai Loffredo, marchesi di Trevico e già proprietari del casale di San Pietro d'Olivola, che rimarranno a Sant'Agata fino alla metà dell'800 quando, a seguito della morte dell'ultima erede Maria Luisa, principessa di Santobuono, il possedimento passerà al marito Francesco di San Felice marchese di Monteforte
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365385
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0