centro storico, di pianura, agricolo, difensivo, Casalnuovo Monterotaro, Casalnuovo (denominazione originaria) (fine X)

Casalnuovo Monterotaro, X fine

Città consolidata caratterizzata da margini fisici naturali e artificiali, situata a sud-ovest rispetto a Foggia. Presenta funzioni di culto, di frequentazione, produttive, artigianali e residenziali. I collegamenti interni sono pedonali e carrabili. Il nucleo del casale medievale con perimetro quadrilatero è individuabile tra le attuali vie Milano, Goito, Melegnano, largo Principessa Elena, corso Umberto I, largo Chiesa e corso Cardinal Pietro Parente. L’impianto urbanistico di quest’area riporta moduli costruttivi medievali, e documenti d’archivio informano che questo tessuto urbano era protetto da una cinta muraria con le sue porte, tagliato al centro dall’attuale corso Garibaldi

  • OGGETTO centro storico di pianura, agricolo, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro dei monti della Daunia, a 432 m di altitudine all’estremità di un modesto rilievo, da cui si dipartono a raggiera gli affluenti di destra del Fortore
  • LOCALIZZAZIONE Casalnuovo Monterotaro (FG) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO Corso Giuseppe Garibaldi, Casalnuovo Monterotaro (FG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1230 fu saccheggiato da Federico II in seguito a una ribellione e gli furono atterrate le mura. Donato al monastero di Santa Maria di Pulsano, fu feudo della famiglia Sanseverino di Bisignano. Le vicende in epoca medievale si intrecciano a quelle dell’abbazia di Santa Maria, importante insediamento dei monaci virginiani attestato alla metà del XII secolo, e a quelle del vicino “castellum”, menzionato già dal 989 sul Monte Rotaro, a 5 chilometri dall’abitato, di cui sono ancora visibili i resti di un terrapieno e di un fossato, oltre che pochi resti murari. Il castellum, di probabili origini longobarde, fu poi inglobato nel sistema bizantino di fortificazione della Daunia. In epoca moderna la città si espanse a nord dell’abitato medievale, a partire dall’attuale largo Principessa Elena dove un tempo sorgeva la chiesa di S. Nicola, ad est dell’attuale corso Roma, arrivando fino ai due lati di corso Umberto I. Intorno a quest’area si sviluppò il quartiere inizialmente costruito e occupato da profughi greco-abanesi, che giunsero a Casalnuovo nel 1534 in fuga dall’assedio dei Turchi. Nella chiesa si professava il rito greco e fu in uso fino al 1643, dopo di che fu utilizzata solo per le sepolture. A seguito dell’abbandono dell’uso della chiesa di S. Nicola, al titolo della chiesa madre, originariamente dedicata a San Pietro, si aggiunse anche quello di San Nicolò. Nel 1805 fu danneggiata da un terremoto e rimase chiusa fino al 1819, quando fu in gran parte demolita e ricostruita. Particolarmente sentita è anche la devozione per la cappella di Santa Maria della Rocca, dedicata alla protettrice di Casalnuovo. Fondata nel 1656, a navata unica, conserva pregevoli opere d’arte; oltre ai sei altari, l’organo e la cantoria settecenteschi. Interessanti monumenti sono anche la fontana pubblica ottocentesca e il palazzo del municipio costruito nel primo dopoguerra. Dal 1880 all'originario nome di Casalnuovo fu aggiunto "Monterotaro" per distinguerla da altre cittadine del Regno d'Italia con lo stesso nome
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365349
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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