centro storico, collinare, San Salvatore Telesino, Telesia (denominazione storica) (X)

San Salvatore Telesino, X

San Salvatore Telesino è un centro collinare di antiche origini, sorretto dall’agricoltura, da alcune imprese industriali di piccole dimensioni e dal turismo. Il territorio comunale si distende per buona parte nell’ampia e pianeggiante Valle Telesina; il resto del comprensorio s’innalza invece bruscamente fino a sfiorare la vetta del monte Acero. Il paesaggio presenta perciò aspetti diversi: in pianura prevalgono le distese di seminativi e, lungo le sponde dei corsi d’acqua, filari di piante igrofile; sulle pendici collinari abbondano invece le coltivazioni arboree e arbustive, alternate a folti boschi di acero e di pino d’Aleppo. Dai punti più elevati del comprensorio comunale si gode di ampi paesaggi, che spaziano dai monti del Matese alle valli dei fiumi Volturno e Calore, fino ai severi profili del massiccio del Camposauro

  • OGGETTO centro storico collinare
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro del Matese, posto sul versante destro del fiume Calore. Il paese sorge alle falde di un rilievo conico, vicino alla Strada Statale Telesina
  • LOCALIZZAZIONE San Salvatore Telesino (BN) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Nazionale, San Salvatore Telesino (BN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il primo nucleo dell’abitato si formò tra il X e l’XI secolo intorno all’abbazia benedettina del Santissimo Salvatore, dopo la distruzione dell’antica città di Telesia; fondata dai sanniti e successivamente conquistata dai romani, questa raggiunse il massimo splendore dopo la caduta dell’impero romano, divenendo sede vescovile e, in epoca longobarda, di gastaldato; nel IX secolo intraprese un rapido declino, in seguito a molteplici attacchi da parte dei saraceni e ad alcuni rovinosi terremoti. L’attuale abitato era inizialmente un piccolo borgo agricolo alle dirette dipendenze del monastero omonimo, da cui fu amministrato fino al XVI secolo. Passò poi ai Sanframondo, ai Monsorio e, nel 1645, ai Carafa, duchi di Maddaloni. Il terremoto del 1688 causò danni e lesioni ad alcune case. Nel 1809 la proprietà fu ceduta ai Pacelli. Nel 1980 un sisma causò danni rilavanti in tutto il territorio comunale. Di grande interesse sono i resti del castello, detto “rocca del casale”, costruito nel XIII secolo dai Sanframondo a scopo difensivo sui resti di un complesso edilizio romano. Alle pendici del monte Acero si trovano inoltre tracce di una fortificazione sannitica, di cui si conservano blocchi poligonali di una cinta muraria lunga circa tre chilometri e dotata di due porte d’accesso. Di notevole pregio architettonico e storico è inoltre l’abbazia benedettina, eretta intorno all’anno Mille; a tre navate con transetto, la costruzione che ne resta, restaurata nel 1994, custodisce affreschi del XV secolo e un’antica cripta. La chiesa di Santa Maria Assunta, costruita nel 1596, presenta affreschi e quadri di pittori napoletani sei-settecenteschi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916834
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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