centro storico, montano, San Bartolomeo in Galdo (XIII)

San Bartolomeo In Galdo, XIII

San Bartolomeo in Galdo è un centro di montagna, sorto nel medioevo in un territorio popolato fin dall’antichità; l’economia locale, piuttosto diversificata, poggia sull’agricoltura, sull’industria, sul commercio e sul turismo. L’abitato, immerso in un bosco, è allungato sul crinale di uno sperone ed è disposto in parte in piano e in parte in pendenza. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico vario e irregolare; solcato da alcuni corsi d’acqua, le cui rive sono bordate da salici e pioppi, è ricoperto, sui rilievi, da fitti boschi di faggio, quercia, frassino, acero e castagno. Ai piedi dei colli e nei fondivalle la vegetazione arbustiva lascia spazio alle colture orticole, ai frutteti, ai vigneti, agli oliveti e ad estese piantagioni di tabacco

  • OGGETTO centro storico montano
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro dei monti della Daunia, posto sulla destra del fiume Fortore
  • LOCALIZZAZIONE San Bartolomeo In Galdo (BN) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Corso Roma, San Bartolomeo In Galdo (BN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE In epoca preromana era probabilmente abitata dai sanniti, che vi eressero un’imponente fortezza per difendersi dagli attacchi degli apuli. Più tardi il console romano Caio Bebio vi trasferì i liguri bebiani. È ipotesi verosimile che l’attuale territorio comunale si sia formato dall’unione dei quattro ex feudi di Castelmagno, Ripa, Sant’Angelo e Fortore. Nel 1253, nel corso di una battaglia tra saraceni e truppe pontificie, l’abitato fu distrutto e ceduto alla badia di Santa Maria in Mazzocca; riedificato dai benedettini, nel 1327, accolse gli esuli di molti insediamenti vicini, rasi al suolo dalle truppe aragonesi, veneziane, mantovane e pesaresi in guerra contro Carlo VIII. Alla fine del XV secolo fu affidato alla diocesi di Volturara, cui spettava la giurisdizione spirituale; la giurisdizione temporale e civile fu invece assegnata, nel corso dei secoli, ai De Capitaneis, ai Guevara, ai Carafa, ai Gonzaga, ai Caracciolo e agli Spinelli. Il terremoto del 1694 danneggiò gravemente il palazzo vescovile. Nel 1930 un sisma causò lesioni in 4 o 5 case mentre il terremoto del 1962 causò danni non gravi, ugualmente al terremoto del 1980. Di notevole interesse artistico, tra gli edifici sacri, è la parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo, che presenta uno splendido rosone e pregevoli portali del XV secolo, provenienti dall’abbazia di Santa Maria a Mazzocca, nonché affreschi, un coro ligneo e arredi di pregio. Degne di nota sono anche le chiese di Sant’Antonio Abate (XVIII secolo), dell’Annunziata (XV secolo) e di Santa Lucia nonché il convento di Santa Maria degli Angeli e dei frati francescani. L’abitato ospita inoltre il rinascimentale palazzo Martini e l’ex palazzo vescovile
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916823
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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