centro storico, collinare, Reino, Castellum Regium (denominazione storica, 699 d.C.) (VII)
Reino è un comune collinare, sorto nel Medioevo; l’economia locale è basata essenzialmente sull’agricoltura e sul comparto industriale delle confezioni. L’abitato è costituito da due nuclei distinti: l’uno, medievale, è posto a valle, lungo le sponde di un torrente, mentre l’altro, più moderno, è allungato sulle pendici di un colle, ai lati di un’importante arteria viaria. Il territorio, che possiede un’isola amministrativa fra Colle Sannita e San Marco dei Cavoti, presenta un profilo geometrico piuttosto vario; vi si alternano gli ambienti naturali della collina e della bassa montagna, in un susseguirsi di vigneti, colture cerealicole, boschi misti di roverella, acero e orniello e formazioni di macchia mediterranea. Tra i campi compaiono e scompaiono i tracciati di tortuose strade sterrate che conducono alle aie di vecchie case coloniche
- OGGETTO centro storico collinare
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CARATTERI AMBIENTALI
Reino è un centro dell'Appennino Sannita, posto presso la riva destra del torrente Reinello, affluente del fiume Tammaro
- LOCALIZZAZIONE Reino (BN) - Campania , ITALIA
- INDIRIZZO Via al Castello, Reino (BN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Reino è menzionata per la prima volta in una cronaca del 699 d.C. che riporta il miracolo operato da San Vitaliano su un abitante del Castellum Reginum; nell’848 è invece citata in un diploma con cui Radelgiso, principe di Benevento, fa dono di alcune terre alla badia di Santa Sofia. In epoca normanna fu inserita nella contea di Buonalbergo fin quando il conte Ruggiero la cedette al barone Tommaso di Fenucchio; da questi passò poi ai De Marcla, che la dominarono a lungo. Fu successivamente feudo dei Carafa, che la vendettero a un ricco mercante, Giovan Girolamo Nani di Savona (1614). Quando la famiglia Nani decadde, nel 1630, il viceré Nicola d’Alcalà la cedette a Nicola Maria di Somma, principe del Colle, e proprio da questa famiglia fu detenuta fino all’abolizione della feudalità. Nel 1688 un terremoto lo distrusse quasi completamente, un’ulteriore scossa nel 1732 causò gravi lesioni alle case. Fece parte della provincia del Principato Ultra fino al 1816, quando passò a quella di Campobasso; nel 1861 fu aggregata alla provincia di Benevento. Sovrasta l’abitato il castello medievale, di cui rimangono le mura perimetrali; tra gli edifici sfuggiti al crollo dopo il disastroso terremoto del 1962 figura una cappella gentilizia del XIX secolo, contigua a palazzo Meomartini, attuale sede municipale. Di moderna concezione è l’architettura della chiesa della Santissima Annunziata
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916822
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0