centro storico, montano, Pietraroja (XIII)
Pietraroja è un comune montano di antica fondazione; l'economia che lo sostiene poggia quasi esclusivamente sulle attività rurali. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico vario e raggiunge la massima elevazione con la vetta del monte Mutria, appartenente al massiccio calcareo del Matese. Buona parte del territorio comunale è utilizzata a scopi agricoli; dove il terreno si fa troppo accidentato prevalgono comunque boschi misti di querce, castagni, faggi, cerri, aceri e frassini, regno di una ricca fauna, che annovera, tra le altre specie, cinghiali, tassi, lepri e numerosi volatili; i corsi d'acqua che solcano l'agro pietrarojese sono invece l'habitat del raro gambero rosso di fiume. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia un leone, posto sulla cima mediana di un monte a tre vette
- OGGETTO centro storico montano
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CARATTERI AMBIENTALI
Centro posto sul versante meridionale del monte Mutria; è compreso nel Parco Regionale del Matese
- LOCALIZZAZIONE Pietraroja (BN) - Campania , ITALIA
- INDIRIZZO Via Municipio, Pietraroja (BN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Pietraroja sorse in seguito alla distruzione dell'antica città sannitica di Telesia, rasa al suolo dalle truppe di Lucio Cornelio Silla nel I secolo a.C. Distrutta da un terremoto, fu ricostruita nei pressi del sito primitivo e, colpita da un nuovo sisma nel XII secolo, riedificata in un luogo vicino. Menzionata ufficialmente per la prima volta in una reintegra rivolta da Carlo I d'Angiò, nel 1269, a Guglielmo di Sanframondo, appartenne durante il Quattrocento dapprima a Goffredo di Marzano, conte di Alife, e poi a Onorato Gaetani, conte di Fondi e signore di Piedimonte (1460). Successivamente fu assegnata ai Carafa, che la amministrarono fino all'abolizione dei diritti feudali e nel Settecento ne decretarono una nuova ricostruzione, dopo un'ennesima scossa tellurica. Nell'ambito del patrimonio storico-architettonico locale spicca la ex chiesa arcipretale di San Paolo, di epoca romanica, distrutta da un terremoto nel 1688 e ricostruita nel 1695 con il nome di Santa Maria Assunta in Cielo: la navata centrale è dotata di volta a botte mentre quelle laterali, adorne di volte a crociera, poggiano su colonne decorate da pregevoli fregi a stucco; dietro l'altare maggiore, inoltre, si conservano una statua della Madonna dell'Assunta e un loggione in legno; singolare è il portale in pietra, su cui sono scolpiti un leone, una leonessa, un orso e un'orsa che allatta i cuccioli. Tra gli altri edifici religiosi figurano la chiesa di Sant'Anna e il monastero benedettino di Santa Croce (XI secolo), di cui rimangono solo alcuni resti
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916817
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0