centro storico, montano, Morcone, Mucre (denominazione storica) (VIII)

Morcone, VIII

Morcone è un centro di montagna, sorto nel Medioevo in un territorio popolato fin dalla remota antichità; è sorretto principalmente dall'agricoltura e dal terziario. Il centro storico dell'abitato, compreso entro mura di cinta medievali e percorso da ripide scalinate in pietra, è dotato di piccole piazze, giardini pensili e arcate antiche; è disposto a ventaglio su un ripido pendio, da cui domina dall'alto la piana di Morcone, solcata dagli alti rami del fiume Tammaro. Il vasto territorio comunale presenta un profilo geometrico irregolare: vi si alternano valli alluvionali largamente coltivate e vette montane superiori ai 1.200 metri di altitudine, ricoperte da estese formazioni boschive di faggio. L'agro morconese è inoltre percorso dall'antico tratturo per la transumanza Pescasseroli-Candela, che si snoda tra i colli fioriti di vari arbusti e piante officinali, quali la menta, il timo, la lavanda, l'orchidea selvaggia e in qualche caso di giunco. Morcone, anche per la sua posizione geografica situata nel fondamentale nodo viario rappresentato oggi dalla superstrada Benevento-Campobasso, costituisce il polo urbano di maggiore importanza dell’area dell’Alto Tammaro, per popolazione, estensione territoriale e per le funzioni che ha svolto nel tempo e che svolge tuttora, nell’ambito di un ampio comprensorio che confina con il Sannio molisano

  • OGGETTO centro storico montano
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro situato nel settore sudorientale del Matese
  • LOCALIZZAZIONE Morcone (BN) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Corso Italia, Morcone (BN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sorta in epoca longobarda nello stesso sito dell'antica Mucre sannita, è menzionata nel 776 come sede di un gastaldato; successivamente appartenne ai conti di Ariano, che ne furono privati nel 1138 da re Ruggero II. Fu poi donata da Carlo I d'Angiò a Bertrando di Real e passò in seguito ai Gambatesa, conti di Campobasso, e al duca di Calabria. Durante la dominazione aragonese fu feudo dei Gaetani; caduta la casa d'Aragona, fu ceduta da Ferdinando il Cattolico a Prospero Colonna (1504), che la restituì ai Gaetani (1507); questi ultimi la mantennero, con alterne vicende, fino al 1554, quando Isabella la portò in dote a Scipione Carafa, che ne assunse il titolo di conte. Nel 1569 fu ceduta a Giovan Francesco d'Aponte; nel 1621 fu acquistata dal marchese Michelangelo Baglioni e poi passò a Domenico Carafa, principe di Colobran, che la tenne fino all'abolizione della feudalità. Il terremoto del 1688 causò il crollo di oltre 100 case, mentre il sisma del 1805 causò ingenti danni all’abitato. Dell'antico castello, eretto dai longobardi nell'XI secolo su una precedente costruzione difensiva sannitica, si conservano solo le imponenti mura perimetrali. Ricco è il patrimonio di edifici sacri, che comprende: le chiese del San Salvatore (XI secolo) e della Madonna della Pace (XII secolo); il convento trecentesco dei Cappuccini, che custodisce altari lignei quattrocenteschi di notevole interesse artistico; la chiesa di San Giacomo, antecedente al XV secolo e affiancata dall'antico ospedale di San Giacomo de' Sani, e quella dei Santi Filippo e Giacomo, con annesso convento, del XVII secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916810
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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